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Cambiare residenza mantenendo le agevolazioni prima casa: è possibile?

Sì, ma è indispensabile trasferire la residenza nell’immobile entro 18 mesi.

di Andrea Manfredi 2 dic 2011 ore 15:26
Domanda - Buongiorno, vorrei gentilmente un parere sperando di fornire sufficienti dati per spiegare il mio caso. Ad aprile 2011 mia moglie (siamo in separazione dei beni), ha ricevuto in donazione dal padre immobile ex rurale, in precedenza già accatastato al n.c.e.u. e con permesso di costruire con cambio di destinazione ad abitativo, dichiarando di voler trasferire la residenza nel comune ove è ubicato l'immobile entro 18 mesi (il nostro nucleo familiare è residente sin dalla sua formazione in altro comune).

Essendo a mio carico, ho sostenuto spese per riqualificazione energetica e ristrutturazione a mio nome, quale familiare convivente, e a scanso di equivoci ho ricevuto l'immobile in comodato gratuito dalla moglie prima di iniziare i lavori. Ora, per motivi di lavoro, mia moglie avrebbe la necessità di prendere residenza in altra regione italiana per un periodo non definibile, ma siamo ancora nei 18 mesi di tempo dell'impegno preso in atto. Chiedo una via d'uscita per non decadere dall'agevolazione prima casa invocata nell'atto di donazione.

1) La norma non esclude che il beneficiario prenda entro i 18 mesi la residenza nel comune e poi la trasferisca comunque entro i 5 anni dall'acquisto, o implicitamente lo fa? Quali forme di "domicilio" è possibile avere simultaneamente alla residenza?
2) Ipotizzando un atto di rettifica della donazione, chiedendo che il donatario agisca in comunione legale dei beni una tantum, ed avendo il coniuge ancora intatti i requisiti agevolazione prima casa (e dichiarandoli nel atto di rettifica), in tale situazione potrebbe solamente il coniuge prendere residenza nel comune di ubicazione?

Ringrazio anticipatamente per vostra risposta, che possa anche formulare proposte alternative.

Risposta -Per quanto riguarda le agevolazioni prima casa, è indispensabile trasferire la residenza nell’immobile entro 18 mesi. Oltre alla residenza è possibile avere un domicilio diverso per motivi di lavoro: in questo caso, per mantenere le agevolazioni, il suggerimento è che sua moglie mantenga la residenza nel nuovo immobile, cambiando soltanto il domicilio per motivi di lavoro. Così facendo potrete mantenere i benefici previsti per la prima casa e, nel caso voleste stipulare un mutuo e dei prestiti ristrutturazioni, potreste ottenere condizioni più vantaggiose.

La donazione è regolamentata per legge in linea retta, indipendentemente se si è in comunione o in separazione di beni (questo significa che anche se si è in comunione dei bene, la donazione spetta soltanto al beneficiario e non al coniuge). Per rettificare la donazione il donante (in questo caso suo suocero) dovrebbe fare un altro atto in cui dichiara che oltre alla figlia  dona anche a lei, con la sua presenza nell'atto per accettazione della donazione.

Cordialmente
Andrea Manfredi
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