Un reddito nuovo di zecca per far fronte alla crisi
Per remunerare il lavoro di consumazione e assorbire l’invenduto
di Mauro Artibani 26 lug 2010 ore 11:23Vieppiù lavoro non esercitato, questo, perché privo del connotato che smaltisce: il reddito. Così si impalla il meccanismo dello scambio; domanda e offerta mancano di generare ricchezza. Se ci siete, battete un colpo; tutti i colpi necessari per incidere sull’acciaio la ragione economica che si vuole riprodurre: un reddito nuovo di zecca.
Essì, un nuovo conio per un più giusto, efficace, remunerante Nuovo Reddito, necessario per rendere fluido il meccanismo dello scambio tra domanda e offerta, che sostiene la crescita economica.
Un malloppo, composto di reddito aggregato, che si ottiene dalla remunerazione del fattore lavoro impiegato nel processo produttivo.
Un compenso che retribuisce il lavoro necessario alla produzione di beni e servizi; che retribuisce il lavoro di consumazione necessario per smaltire il sovrappiù di beni e servizi che ingolfano il mercato; che trasforma nuovamente quei beni e quei servizi in ricchezza.
Si scorge tra le brume l’alba di un nuovo giorno?
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org
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