Il bluff di sociologi, economisti e politici
E per smentirli simili viene al mondo il Professional Consumer
di Mauro Artibani 21 giu 2010 ore 10:50Per smentire simili bluff viene al mondo il Professional Consumer; ancor più per rivendicare il ruolo affatto diverso recitato nell’economia dei consumi, proprio quando la crescita decresce, il debito privato e quello pubblico fanno sboom.
Rivendica d’essere operatore di mercato, sbatte le sue ragioni in prima pagina: la crescita economica rende la pratica del consumo indifferibile; i 2/3 del PIL, generati dalle azioni di consumo, lo mostrano.
Rivela che i redditi erogati per produrre merci risultano insufficienti per smaltire quanto prodotto.
Denuncia che ingombranti, quanto desueti, paradigmi nascondono i fatti e non fanno vedere.
Rivendica il centro della scena economica al proprio fare: mediante l’acquisto fornisce ricchezza al sistema; consumando l’acquistato garantisce continuità al ciclo economico, niente di più niente di meno.
Questa azione trova mille rivoli per potersi esercitare; molti i modi di fare; molti i fatti che mostrano sagacia nel fare. Un esercizio professionale che restituisce dignità agli atti di consumo, responsabilità sociale all’azione e, oplà, ristoro economico.
Un credo assoluto: aumentare la redditività del proprio reddito per dare conforto al mestiere, continuità all’azione, sostegno alla crescita economica. Finanche una prospettiva da perseguire, là dove la domanda comanda: il Capitalismo dei Consumatori!
Mauro Artibani
autore del libro: PROFESSIONE CONSUMATORE, pdc editori 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
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