La crisi dei debiti sovrani e il mese mariano
Una benedizione per Silvio. E noi che pensavamo fosse solo una questione di reddito
di Mauro Artibani 10 mag 2010 ore 10:53Approposito della crisi dei debiti sovrani, il Ministro dell’Economia Tremonti, in quel di Confindustria Veneto a Roncade, dice: "A Bruxelles il ruolo del governo italiano e di Berlusconi è molto forte e spero che in queste ore sia anche fortunato".
Fortunato? Speriamo!
Poi mostra una seconda opzione: "chiedo che nell'interesse di tutti il patriarca di Venezia, Angelo Scola, gli indirizzi una benedizione".
Non dimentichi, Ministro, che siamo agli inizi di Maggio, il mese mariano è lungo, alla bisogna aivoglia a snocciolare rosari per guadagnarci l’uscita dalla crisi. Quando si ritiene, come lei ritiene, che la crisi abiti terre incognite, doveroso provarle tutte. Provi, magari, pure a sbirciare tra quanto ha da dire il Professional Consumer: “ Se i redditi erogati per produrre merce risultano insufficienti a smaltire quanto prodotto, il meccanismo dello scambio Domanda Offerta si rompe. Per riparare il guasto si è surrogato quella insufficienza con il debito privato fino a fare sboom; per salvare la baracca si è surrogato quel debito con altro debito, quello pubblico. Oggi Stati indebitati, Stati fragili, Stati sotto attacco della speculazione.
Lei ha fatto del suo meglio nel tenere i cordoni della borsa ed i conti in ordine, aprendo un paracadute che ha consentito di non sfracellarci, magari, su una petrosa Itaca. Occorre però tornare a salire forte, non scendere piano, per rimettere il debito ai nostri debitori e andare oltre la recessione.
Già, salire: perchè non retribuire il LAVORO dei CONSUMATORI, quello che smaltisce l’eccesso di Offerta che ingolfa il mercato e riavviare il processo di crescita?
Come?
Compito della politica trovare il modo per redistribuire, con maggior equilibrio, quella ricchezza generata per 2/3 dall’esercizio del consumo. Affinché rifocilli le tasche di chi, pur avendo il potere d’acquisto, non può esercitarlo.
Ci provi, troverà mille ostacoli e diecimila che remeranno contro; ci sono però centomila buone ragioni per percorrere quella strada”.
Buona fortuna.
Mauro Artibani
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