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Io sto con i consumatori greci

Tagli delle spese, aumenti delle entrate statali, riduzione di stipendi e salari. E la crisi è sempre peggio

di Mauro Artibani 15 mar 2010 ore 09:44
Sì, ci sto con i Consumatori Greci: vediamo perché.

Crisi finanziaria, per risanare i conti la soluzione ritenuta idonea: tagli delle spese, aumenti delle entrate, riduzione di stipendi e salari.

Si prospetta un intero mese di stipendio in meno per gli statali e blocco agli aumenti delle pensioni; per tutti un aumento dell’iva di due punti.

Ricapitoliamo: tagli di spesa ovvero meno welfare, più spese da sostenere per i contribuenti; meno redditi, meno capacità di spesa; più iva, aumento del costo delle merci.

Negli USA il PIL prodotto dalle azioni di consumo risulta pari al 70%, in Giappone al 60%, in Italia del 56%, in Grecia non so.

So però che domani sarà inferiore all’oggi; i governanti, incasseranno meno iva, avranno un costo del debito più alto, le finanze ancor più scassate; per i governati, più che PIL in più, acquisti in meno. La crisi ancor più giù.

Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009

www.professionalconsumer.splinder.com
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