Fare affari si può, o no?
Più modi di stare sul mercato, più modi di fare affari. Nuovi o usati che siano…
di Mauro Artibani 6 apr 2010 ore 11:08- Gli abiti rovinati il 13%.
- Non piacciono più il 40% (per le donne il 44%).
- La taglia non è più la stessa il 37% (per le donne il 43%).
- Li hanno sostituiti 23%.
- Passati di moda 22%.
- Manca l’occasione per indossarli 22% (per gli uomini il 25%).
- Sono abiti dimenticati il 18%.
Già, affari: se quei 15 milioni vendono, la stessa merce fa nuovamente prezzo, senza impiego di nuove risorse, senza doverla smaltire; migliora la redditività del reddito disponibile. Produce meno il Produttore, commercia meno il Commerciante: la ricchezza langue.
Chi non vende, gli altri 20 milioni, acquista il nuovo, vengono impiegate risorse scarse, si deve smaltire l’usato. Producono di più i Produttori, commerciano di più i Commercianti: si genera maggior ricchezza.
Quei renitenti alla vendita non utilizzano al meglio la “risorsa guardaroba”, peggiorano la redditività del loro reddito, smaltiscono il quasi intonso.
Due modi di stare sul mercato, due modi di fare l’affare.
Che dire: ha chi ha da giudicar, l’ardua sentenza!
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.