Che fa il consumatore? L’imbelle, consuma
Clienti di tutto, là dove tutto si è fatto merce. Siamo tutti consumatori, operatori di mercato
di Mauro Artibani 28 set 2009 ore 10:16Chi è il consumatore?
Io no, gli altri!
Che fa il consumatore?
L’imbelle, consuma!
E gli altri?
Bè, si, ma, ecco: non consumano!
Questo quel che si dice in giro, quello che si legge nei forum; che si spera.
Pure questo dice, quel tal “Black Warrior”, tra gli improperi e gli insulti che mi rifila.
Ennò Signori, troppo facile tirarsi fuori.
I consumatori non sono “altri”, siamo tutti quelli che per agire-fare-ascoltare-dire, insomma vivere, hanno da farsi clienti. Clienti di tutto, là dove tutto si è fatto merce da dover acquistare per poter esercitare la vita, vieppiù generare la crescita economica. Crescita necessaria per poter retribuire salari, stipendi, profitti; erogare previdenza, prestare servizi sociali. Questo il punto: siamo, lo si voglia o no, tutti consumatori; non una categoria sociologica, operatori di mercato invece.
Forti del nostro fare; tanti, tutti potremo correggere gli squilibri che impallano il sistema produttivo, mitigare gli eccessi, scrollare iniquità, fare di più e meglio. Portatori di un nuovo paradigma economico che restituisca ruolo, responsabilità, oneri ed onori e una più idona corrispondenza economica al nostro fare, per fare meglio.
Questi i Professional Consumer: individui sapienti, consapevoli, responsabili, in grado di dare equilibrio e nuova misura al mercato, alle relazioni umane, all’ambiente; scevri da ideologie fuori luogo, lontani da certo manicheismo che imballa il guardare e non fa vedere le cose da fare.
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org
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Io no, gli altri!
Che fa il consumatore?
L’imbelle, consuma!
E gli altri?
Bè, si, ma, ecco: non consumano!
Questo quel che si dice in giro, quello che si legge nei forum; che si spera.
Pure questo dice, quel tal “Black Warrior”, tra gli improperi e gli insulti che mi rifila.
Ennò Signori, troppo facile tirarsi fuori.
I consumatori non sono “altri”, siamo tutti quelli che per agire-fare-ascoltare-dire, insomma vivere, hanno da farsi clienti. Clienti di tutto, là dove tutto si è fatto merce da dover acquistare per poter esercitare la vita, vieppiù generare la crescita economica. Crescita necessaria per poter retribuire salari, stipendi, profitti; erogare previdenza, prestare servizi sociali. Questo il punto: siamo, lo si voglia o no, tutti consumatori; non una categoria sociologica, operatori di mercato invece.
Forti del nostro fare; tanti, tutti potremo correggere gli squilibri che impallano il sistema produttivo, mitigare gli eccessi, scrollare iniquità, fare di più e meglio. Portatori di un nuovo paradigma economico che restituisca ruolo, responsabilità, oneri ed onori e una più idona corrispondenza economica al nostro fare, per fare meglio.
Questi i Professional Consumer: individui sapienti, consapevoli, responsabili, in grado di dare equilibrio e nuova misura al mercato, alle relazioni umane, all’ambiente; scevri da ideologie fuori luogo, lontani da certo manicheismo che imballa il guardare e non fa vedere le cose da fare.
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
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