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Prestito della speranza 2015: ecco i requisiti per ottenerlo

Il prestito della speranza è una forma di microcredito rivolta a famiglie in difficoltà. Scopri se puoi richiederlo anche tu e come fare domanda.

di Beatrice Zanetti 2 lug 2015 ore 15:09

Il prestito della speranza gestito dalla Caritas è una delle tante opzioni che devi considerare se ti trovi in una situazione economica precaria e hai bisogno di un finanziamento. Proprio per evitare di trovarti in difficoltà con la restituzione del debito, devi fare delle valutazioni accurate. Per avere una panoramica di ciò che le banche offrono, potresti usare il comparatore gratuito di prestiti di SuperMoney, così da informarti sui tassi medi di interesse e le condizioni proposte da banche e finanziarie.

Se poi ti trovassi in una situazione di particolare difficoltà economica potresti provare a documentari sul prestito della speranza, per capire se possiedi i requisiti per ottenerlo. In questa guida, ti spieghiamo a chi è rivolto questo tipo di finanziamento agevolato e come richiederlo.

PRESTITO DELLA SPERANZA 2015: COS’È?
È un fondo di garanzia rivolto a famiglie e genitori in condizioni di precarietà economica e sociale. L’iniziativa nasce da un accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana (CEI)  l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e ha appunto l’obiettivo di aiutare economicamente chi si trova in difficoltà.

In particolare, il fondo di garanzia istituito nel 2009 anche grazie al contributo di soggetti privati è composto da circa 25 milioni di euro destinati ad interventi di microcredito sociale e lavorativo. Il fondo funziona con il principio del moltiplicatore, e quindi si auto-alimenta: non appena le somme erogate rientrano nel fondo, queste sono subito messe a disposizione per nuovi interventi di aiuto.

REQUISITI
Oltre ad avere un effettivo bisogno economico, puoi richiedere un prestito della speranza se:

1) fai parte di una famiglia naturale, ovvero fondata sul matrimonio ai sensi dell’art. 29 della Costituzione;

2) sei un genitore separato con figli a carico, ma solo se non convivi con un/a nuovo/a partner.

TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTI CONCESSI
Il fondo di garanzia eroga prestiti di due tipologie:

1) microcredito sociale o familiare – massimo 6.000 €

2) microcredito all’impresa – massimo 25.000 €

PRESENTARE DOMANDA PRESSO LA CARITAS DIOCESANA
Il prestito della speranza viene gestito dalla Caritas Diocesana, in base all’accordo ABI - CEI. Chi ne ha bisogno e possiede i requisiti necessari, deve quindi recarsi presso i loro uffici: qui, una volta verificato il tuo effettivo diritto ad accedere agli aiuti del fondo di garanzia, verrai supportato nell’iter burocratico.

Per i primi 12 mesi dopo l’erogazione del credito, dovrai anche partecipare ad almeno tre incontri che rientrano in un piano di tutoraggio più ampio, finalizzato al tuo reinserimento nel mondo lavorativo. Dopo ogni incontro, gli assistenti della Caritas sono tenuti ad inviare una relazione alla banca che ti ha concesso il prestito della speranza per monitorare i tuoi progressi.

DOCUMENTI NECESSARI
Da quando presenti la richiesta di solito non passano più di 30-40 giorni prima dell’erogazione del prestito della speranza.
Ecco quali documenti devi portare con te presso la Caritas della tua Diocesi per fare domanda:

1) lettera di presentazione del tuo Parroco, nella quale egli deve segnalare lo stato di difficoltà economica nel quale tu e la tua famiglia vi trovate e le sue motivazioni

2) stato di Famiglia

3) carta d’identità tua e del coniuge, in caso di famiglie

4) certificato di matrimonio (civile o religioso, è uguale)o copia del verbale dell’udienza di separazione

5) documenti necessari per ricostruire lo stato patrimoniale del tuo nucleo familiare (buste paga, CUD o ISEE, situazione debitoria…)

6) certificato di invalidità se tu o un componente della tua famiglia presenta tale condizione

7) partita IVA (in caso di impresa)

8) bilancio finanziario annuale delle attività (in caso di impresa)

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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