Frodi creditizie: cosa sono e come proteggersi
Ne avvengono in media 70 al giorno. E sono in costante aumento negli ultimi anni.
di Beatrice Rubini 1 ott 2009 ore 11:44Articolo a cura di CRiF
Cosa sono e come avvengono le frodi creditizie?
Una frode creditizia è un’attività criminale che mira ad acquistare beni o ottenere un credito con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Per fare questo, i frodatori utilizzando illecitamente dati identificativi di ignare vittime. Possono verificarsi due tipologie di furto di identità (o impersonificazione): totale o parziale, a seconda del fatto che il frodatore decida di utilizzare esclusivamente i dati relativi all’identità rubata o integrarli con altri dati inventati o reali.
L’Osservatorio sulle frodi curato da CRIF ha evidenziato come in Italia nel solo 2008 ci siano stati oltre 25.000 casi di frodi creditizie, con un incremento del +11% rispetto al 2007, per un importo complessivo superiore ai 145 milioni di euro. Questo vuol dire che ogni giorno nel nostro Paese vengono perpetrate ben 70 frodi creditizie ma, soprattutto, questo fenomeno è in costante crescita negli ultimi anni anche a causa, purtroppo, del fatto che si tratta di una tipologia di truffa piuttosto semplice: i dati necessari sono facili da recuperare (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale) e grazie a strumenti tecnologici evoluti i criminali riescono a creare nuovi documenti identificativi, difficilmente distinguibili da quelli veri.
CRIF monitora da anni la costante evoluzione di questo fenomeno criminale attraverso una serie di ricerche mirate, approfondendo le tecniche utilizzate dai frodatori e, dal punto di vista dei cittadini, studiando le contromisure che vengono comunemente prese e i comportamenti che invece possono rappresentare maggiormente un rischio. Da questi studi è emerso che le tecniche di acquisizione dei dati più frequentemente utilizzate sono molto eterogenee e collegate al contesto (virtuale o reale) nel quale i criminali agiscono. In genere Internet viene ritenuto un contesto altamente pericoloso in cui è più facile reperire ed utilizzare illecitamente dati altrui ma, in realtà, le informazioni vengono recuperate maggiormente nel mondo fisico, ad esempio dai documenti gettati integri nell’immondizia (trashing) o dalla corrispondenza sottratta dalla cassetta delle lettere del destinatario (boxing).
Chi sono le vittime e chi sono i colpevoli delle frodi?
Chi diventa vittima di un furto di identità deve confrontarsi con perdite e danni economici, diretti e indiretti, e seri problemi legati alla compromissione della propria reputazione creditizia, con la conseguente difficoltà ad accedere al credito, oltre a possibili ripercussioni giuridiche e psicologiche.
Gli studi realizzati da CRIF forniscono anche un quadro sulla vittima preferita dai frodatori: uomo, con un’età compresa tra i 30 e i 40 anni e residente principalmente in Campania, Sicilia, Lombardia, Lazio o Puglia. Inoltre, i liberi professionisti risultano essere i soggetti maggiormente esposti a frode e questo dato diventa ancora più rilevante se, adottando una definizione estensiva di libero professionista, si includono in questa categoria anche gli avvocati, i commercialisti e gli ingegneri.
Se attraverso l’analisi delle denunce è possibile delineare il quadro sociodemografico delle vittime di una frode creditizia, è invece quasi impossibile avere informazioni sui colpevoli. Questo perché vengono scoperti solo nel 6% dei casi.
Come proteggersi dalle frodi?
Oltre a fattori oggettivi, sicuramente la consapevolezza e la tutela di ogni singolo cittadino sono fondamentali per la difesa da questo tipo di frodi.
D’altro canto, nella vita quotidiana sono innumerevoli le situazioni nelle quali è indispensabile comunicare i propri dati, ad esempio per acquistare un bene, attivare un servizio, concludere un accordo... Talvolta, poi, non è solo il momento del conferimento dell’informazione a risultare vulnerabile, ma ci sono fasi successive del trattamento e della custodia dei dati che possono rappresentare un rischio concreto.
Per questo motivo CRIF ha messo a punto un servizio che tutela il cittadino dall’utilizzo illecito dei propri dati personali: Identikit, della linea Mister Credit, nasce proprio con l’obiettivo di facilitare la tutela e il controllo dei propri dati personali. Ogni giorno Identikit monitora la situazione creditizia del consumatore abbonato e, ogni volta che rileva un nuovo finanziamento o una carta di credito a suo nome, lo avvisa. Se la situazione è anomala sarà il consumatore, avvalendosi del servizio di assistenza Mister Credit, a denunciare l’accaduto e ripristinare la propria situazione creditizia.
Come agire quando ci si accorge di essere stati frodati?
Sicuramente il cittadino deve allarmarsi in presenza, sul proprio profilo creditizio, di rapporti di credito mai richiesti, oppure di transazioni sconosciute sul proprio estratto conto. Altri segnali d’allarme sono la ricezione di corrispondenza o solleciti di pagamento relativi a finanziamenti o servizi mai richiesti o la ricezione non regolare della corrispondenza da parte degli enti con cui si intrattengono rapporti. Questo potrebbe essere dovuto proprio a un furto della posta stessa.
Se si scopre di essere stati vittima di una frode creditizia è necessario denunciare il fatto alle Forze dell’Ordine, soprattutto in caso di furto/smarrimento dei documenti d’identità o se si sospetta di essere stati derubati della corrispondenza postale. Successivamente la vittima dovrà contattare gli istituti di credito coinvolti per bloccare le linee di credito oggetto della frode e ripristinare la propria situazione creditizia sul sistema di informazioni creditizie di CRIF.
Purtroppo scoprire tempestivamente di essere vittima di un furto d’identità è un evento piuttosto raro: i dati registrati da CRIF dimostrano, infatti, che nella maggior parte dei casi il consumatore scopre dopo oltre sei mesi di avere un debito per un finanziamento che non ha mai richiesto o per un bene che non ha mai acquistato. Inoltre, poiché il frodatore non pagherà mai il finanziamento ottenuto, viene anche pregiudicata la storia creditizia della vittima, ossia la sua reputazione di buon pagatore e questo potrebbe creare difficoltà nel momento in cui decidesse di richiedere un nuovo credito.
Stime sull’andamento delle frodi nel 2009
Anche per il 2009 CRIF stima una crescita del fenomeno ancora molto sostenuta. Del resto alcuni elementi caratterizzanti i mercati attuali stanno sicuramente favorendo la crescita del fenomeno, ad esempio la digitalizzazione delle informazioni, la diffusione di Internet e delle tecnologie di informazione e comunicazione, la diversificazione dei canali per l’acquisto a distanza, la maggiore propensione all’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici, la facilità di sottoscrizione di contratti e l’incremento dell’offerta di soluzioni per il credito al consumo.
Una frode creditizia è un’attività criminale che mira ad acquistare beni o ottenere un credito con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Per fare questo, i frodatori utilizzando illecitamente dati identificativi di ignare vittime. Possono verificarsi due tipologie di furto di identità (o impersonificazione): totale o parziale, a seconda del fatto che il frodatore decida di utilizzare esclusivamente i dati relativi all’identità rubata o integrarli con altri dati inventati o reali.
L’Osservatorio sulle frodi curato da CRIF ha evidenziato come in Italia nel solo 2008 ci siano stati oltre 25.000 casi di frodi creditizie, con un incremento del +11% rispetto al 2007, per un importo complessivo superiore ai 145 milioni di euro. Questo vuol dire che ogni giorno nel nostro Paese vengono perpetrate ben 70 frodi creditizie ma, soprattutto, questo fenomeno è in costante crescita negli ultimi anni anche a causa, purtroppo, del fatto che si tratta di una tipologia di truffa piuttosto semplice: i dati necessari sono facili da recuperare (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale) e grazie a strumenti tecnologici evoluti i criminali riescono a creare nuovi documenti identificativi, difficilmente distinguibili da quelli veri.
CRIF monitora da anni la costante evoluzione di questo fenomeno criminale attraverso una serie di ricerche mirate, approfondendo le tecniche utilizzate dai frodatori e, dal punto di vista dei cittadini, studiando le contromisure che vengono comunemente prese e i comportamenti che invece possono rappresentare maggiormente un rischio. Da questi studi è emerso che le tecniche di acquisizione dei dati più frequentemente utilizzate sono molto eterogenee e collegate al contesto (virtuale o reale) nel quale i criminali agiscono. In genere Internet viene ritenuto un contesto altamente pericoloso in cui è più facile reperire ed utilizzare illecitamente dati altrui ma, in realtà, le informazioni vengono recuperate maggiormente nel mondo fisico, ad esempio dai documenti gettati integri nell’immondizia (trashing) o dalla corrispondenza sottratta dalla cassetta delle lettere del destinatario (boxing).
Chi sono le vittime e chi sono i colpevoli delle frodi?
Chi diventa vittima di un furto di identità deve confrontarsi con perdite e danni economici, diretti e indiretti, e seri problemi legati alla compromissione della propria reputazione creditizia, con la conseguente difficoltà ad accedere al credito, oltre a possibili ripercussioni giuridiche e psicologiche.
Gli studi realizzati da CRIF forniscono anche un quadro sulla vittima preferita dai frodatori: uomo, con un’età compresa tra i 30 e i 40 anni e residente principalmente in Campania, Sicilia, Lombardia, Lazio o Puglia. Inoltre, i liberi professionisti risultano essere i soggetti maggiormente esposti a frode e questo dato diventa ancora più rilevante se, adottando una definizione estensiva di libero professionista, si includono in questa categoria anche gli avvocati, i commercialisti e gli ingegneri.
Se attraverso l’analisi delle denunce è possibile delineare il quadro sociodemografico delle vittime di una frode creditizia, è invece quasi impossibile avere informazioni sui colpevoli. Questo perché vengono scoperti solo nel 6% dei casi.
Come proteggersi dalle frodi?
Oltre a fattori oggettivi, sicuramente la consapevolezza e la tutela di ogni singolo cittadino sono fondamentali per la difesa da questo tipo di frodi.
D’altro canto, nella vita quotidiana sono innumerevoli le situazioni nelle quali è indispensabile comunicare i propri dati, ad esempio per acquistare un bene, attivare un servizio, concludere un accordo... Talvolta, poi, non è solo il momento del conferimento dell’informazione a risultare vulnerabile, ma ci sono fasi successive del trattamento e della custodia dei dati che possono rappresentare un rischio concreto.
Per questo motivo CRIF ha messo a punto un servizio che tutela il cittadino dall’utilizzo illecito dei propri dati personali: Identikit, della linea Mister Credit, nasce proprio con l’obiettivo di facilitare la tutela e il controllo dei propri dati personali. Ogni giorno Identikit monitora la situazione creditizia del consumatore abbonato e, ogni volta che rileva un nuovo finanziamento o una carta di credito a suo nome, lo avvisa. Se la situazione è anomala sarà il consumatore, avvalendosi del servizio di assistenza Mister Credit, a denunciare l’accaduto e ripristinare la propria situazione creditizia.
Come agire quando ci si accorge di essere stati frodati?
Sicuramente il cittadino deve allarmarsi in presenza, sul proprio profilo creditizio, di rapporti di credito mai richiesti, oppure di transazioni sconosciute sul proprio estratto conto. Altri segnali d’allarme sono la ricezione di corrispondenza o solleciti di pagamento relativi a finanziamenti o servizi mai richiesti o la ricezione non regolare della corrispondenza da parte degli enti con cui si intrattengono rapporti. Questo potrebbe essere dovuto proprio a un furto della posta stessa.
Se si scopre di essere stati vittima di una frode creditizia è necessario denunciare il fatto alle Forze dell’Ordine, soprattutto in caso di furto/smarrimento dei documenti d’identità o se si sospetta di essere stati derubati della corrispondenza postale. Successivamente la vittima dovrà contattare gli istituti di credito coinvolti per bloccare le linee di credito oggetto della frode e ripristinare la propria situazione creditizia sul sistema di informazioni creditizie di CRIF.
Purtroppo scoprire tempestivamente di essere vittima di un furto d’identità è un evento piuttosto raro: i dati registrati da CRIF dimostrano, infatti, che nella maggior parte dei casi il consumatore scopre dopo oltre sei mesi di avere un debito per un finanziamento che non ha mai richiesto o per un bene che non ha mai acquistato. Inoltre, poiché il frodatore non pagherà mai il finanziamento ottenuto, viene anche pregiudicata la storia creditizia della vittima, ossia la sua reputazione di buon pagatore e questo potrebbe creare difficoltà nel momento in cui decidesse di richiedere un nuovo credito.
Stime sull’andamento delle frodi nel 2009
Anche per il 2009 CRIF stima una crescita del fenomeno ancora molto sostenuta. Del resto alcuni elementi caratterizzanti i mercati attuali stanno sicuramente favorendo la crescita del fenomeno, ad esempio la digitalizzazione delle informazioni, la diffusione di Internet e delle tecnologie di informazione e comunicazione, la diversificazione dei canali per l’acquisto a distanza, la maggiore propensione all’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici, la facilità di sottoscrizione di contratti e l’incremento dell’offerta di soluzioni per il credito al consumo.
A questo dobbiamo aggiungere il fatto che il contesto italiano si caratterizza per una generalizzata sottostima del fenomeno e, soprattutto, delle sue potenzialità.
Beatrice Rubini
Manager Direzione Consumer di CRIF
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