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Uscita dall'Euro: istruzioni per l'uso

Il fallimento della moneta unica è ancora poco probabile. Ma se accadesse? Caso per caso le ripercussioni dell'evento su titoli, conti deposito, oro fondi, polizze e mutui.

di Giacomo Saver 27 lug 2012 ore 12:32
Ricevo sempre più spesso email da clienti e lettori che vogliono sapere che cosa accadrebbe alle loro attività e passività finanziarie in caso di fallimento della moneta unica. Premesso che questa ipotesi è poco probabile, ecco caso per caso le ripercussioni dell'evento su titoli, conti deposito, oro fondi, polizze e mutui.

Le conseguenze dell'uscita dall'Euro sarebbero disastrose per tutti. E' poco probabile che la disfatta crei un Euro di serie a ed uno di serie B. La situazione più probabile, invece, è il ritorno alle valute nazionali.

In questo caso gli effetti sarebbero duplici: le valute dei Paesi ritenuti “forti” si rivaluterebbero, mentre le divise dei Paesi periferici (tra cui l'Italia) subirebbero una  notevole svalutazione.

Titoli di Stato
Il ritorno alla Lira implicherebbe la ridenominazione dei titoli del debito pubblico nella nuova valuta, insieme al ritorno della sovranità monetaria in capo alla Banca d'Italia. In uno scenario simile non credo vi sarà il default, ma piuttosto un'iperinflazione. La Banca Centrale farebbe quello che non sta facendo la BCE: comprerebbe a piene mani i BTP immettendo liquidità illimitata nel sistema. Come faceva peraltro fino agli anni '80 quando i BOT invenduti in fase di asta finivano direttamente nella Cassaforte della Banca d'Italia. Il default, in questo caso, sarebbe mascherato dal fortissimo rialzo nei prezzi. Lo Stato restituirebbe il valore nominale dei titoli in scadenza, ma il controvalore degli stessi sarebbe decurtato pesantemente in termini di potere di acquisto. Ad aggravare le tensioni sui prezzi ci sarebbe la svalutazione della Lira nei confronti delle altre valute, con effetti drammatici sul costo delle materie prime.

Titoli esteri
Anch'essi sarebbero denominati nelle valute nazionali. E' proprio questa la ragione che spinge molti risparmiatori ad acquistare Bund che hanno rendimenti negativi. Se l'Euro salterà il nuovo Marco acquisterà valore nei confronti della Lira e quindi chi avrà scelto titoli tedeschi avrà un beneficio in termini di difesa del proprio capitale.

Oro
L'oro dovrebbe crescere di valore in una tempesta perfetta come quella derivante dalla disfatta della moneta unica. Il bene rifugio per eccellenza sarebbe l'antidoto contro politiche di signoraggio perpetrate dai Paesi periferici per reggere l'onda d'urto provocata dalla sostenibilità dei conti pubblici.

Conti deposito
Anche la forma più tradizionale di investimento sicuro ritornerebbe ad essere denominata in Lire. Il valore nominale dei depositi sarebbe tutelato mentre il potere di acquisto delle somme in giacenza subirebbe una drammatica riduzione. Discorso analogo per i conti correnti, per i quali potranno verificarsi situazioni di blocco dei prelevamenti presso bancomat e filiali bancarie per evitare il collasso intero del sistema bancario.

Fondi Comuni
I fondi sono solo dei “contenitori” di attività finanziarie che a loro volta subirebbero le conseguenze di quanto visto fino ad ora. I prodotti più “protetti” sarebbero i fondi che investono in attività finanziarie fuori dall'Euro.

Mutui
Il debitore non subirebbe conseguenze dirette dal ritorno alla Lira. Il prestito sarebbe ridenominato anch'esso e continuerà ad essere pagato. Se esso si svaluta per effetto dell'inflazione il debitore sarà avvantaggiato, nella misura in cui riuscirà a rivalutare i propri redditi, dall'Euro disfatta. Rimborsare valuta svalutata significa, di fatto, restituire meno ricchezza reale di quella ricevuta al momento della stipula del contratto stesso.

Polizze
Le assicurazioni sulla vita manterrebbero inalterate le prestazioni nominali, ovviamente erogate nella nuova divisa, mentre il potere di acquisto dei capitali e delle rendite assicurate subirebbero una forte decurtazione in termini di potere di acquisto. Di fatto le Compagnie non garantirebbero nulla in termini di potere di acquisto e i beneficiari dei contratti si troverebbero con denaro svalutato in mano.

L'uscita dall'Euro sarebbe drammatica anche dal punto di vista Istituzionale. Il Vecchio Continente andrebbe alla deriva, frammentato da Stati che si fanno la guerra a suon di svalutazioni delle monete e che sarebbero preda facile da parte di investitori esteri dotati di liquidità da investire.

La cosa migliore da fare, durante questa pausa estiva, è una sola. Probabilmente è banale, ma con il tempo ripagherà ampiamente il tempo e le risorse dedicate. Irrobustire la propria formazione finanziaria è il vero baluardo che permette di dormire sonni tranquilli. Anche sotto l'ombrellone.

Buone vacanze!
Giacomo Saver
http://www.segretibancari.com/
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