Come investire quando la borsa è ai massimi (e i rendimenti ai minimi)
I mercati azionari sono in crescita da parecchio tempo mentre le obbligazioni rendono pochissimo. E molti risparmiatori si chiedono quale sia il miglior modo di investire.
di Giacomo Saver 21 nov 2014 ore 11:54A causa dei bassi rendimenti offerti dai titoli di stato e dalle obbligazioni e attratti dalle performance ottenute nel tempo dal mercato azionario, molti investitori stanno valutando la possibilità di dirottare parte dei propri capitali verso investimenti più rischiosi.
Infatti è oggi necessario, se non addirittura indispensabile, creare delle asset allocation mediamente più aggressive rispetto al solo investimento in obbligazioni per ottenere rendimenti interessanti.
Per ottenere risultati occorre disporre di un metodo e di un'asset allocation precisa che permetta di non agganciare il nostro futuro finanziario all'andamento di un particolare mercato. Solo dopo aver fatto questa analisi e aver compreso l'importanza dell'asset allocation potremo cercare di individuare i mercati più promettenti in questo momento.
Un esempio concreto di asset allocation
Costruire un'asset allocation funzionale ai propri obiettivi è molto più semplice di quanto non sembri. Ipotizzando una flessione massima del 40% dei mercati azionari, un'asset allocation prudente potrebbe essere la seguente:
• azioni: 15%
• obbligazioni: 85%
Se anche le borse dovessero perdere il 40%, grazie alla moderata esposizione azionaria, il portafoglio subirebbe un ribasso massimo complessivo del 6%. Un valore che possiamo accettare per cercare di migliorare le performance globali dei nostri investimenti.
Su quali mercati investire?
L'amico e collega Lucio Sgarabotto ha di recente scritto un articolo molto interessante che specifica proprio i mercati sui quali è meglio 'posizionarsi' sulla base delle indicazioni fornite dai dati OCSE.
Invito chi interessato all'approfondimento dei “migliori” mercati in cui investire a leggere quell'articolo. Nel prosieguo vedremo, invece, come tradurre in pratica l'asset allocation suggerita poco sopra.
Per evitare di disperdere le nostre forze nella scelta dei singoli mercati un'alternativa potrebbe essere quella di diversificare l'investimento azionario scegliendo un fondo azionario internazionale, oppure un ETF che replichi un indice azionario globale. Ad esso dedicheremo il 15% della somma disponibile.
Con il restante 85% potremo sottoscrivere un fondo obbligazionario internazionale o un ETF che investa sui mercati obbligazionari internazionali così da offrire un'altrettanto ampia diversificazione del rischio.
Giacomo Saver – Coach Finanziario e Consulente
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