Imu, cuneo fiscale e le tasse che verranno
Sono questi giorni concitati per il Governo alle prese con i decreti che dovranno dare un volto definitivo all’IMU almeno per l’anno 2012 e aiuteranno i consumi tagliando il Cuneo Fiscale
di Antonello Scrimieri 10 ott 2013 ore 11:44L’IMU. Dopo una lunga discussione interna il Partito Democratico ha ritirato la proposta che prevedeva il pagamento della prima rata IMU per le abitazioni principali con rendita catastale superiore ai 750 €. Questa soluzione è stata apprezzata dal Popolo delle Libertà che aveva minacciato di togliere nuovamente la fiducia al Governo.
Resta ad oggi aperto il problema della Service Tax, la nuova imposta sugli immobili e i servizi ad essi connessi, e il problema di eliminare o modificare la seconda rata IMU. In merito alla Service Tax hanno annunciato i Democratici che la loro nuova proposta prevedrà una forte componente patrimoniale e avrà una forma fortemente progressiva. Tutto questo è avvenuto mentre Matteo Renzi definiva “questioncine” le problematiche IMU ed IVA in relazione ai veri problemi dell’Italia.
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Ad oggi il Governo deve trovare una soluzione concreta per la seconda rata IMU conciliando le diverse proposte dei ministri dei vari partiti politici. Da una parte si mira all’equità dall’altra alla progressività senza dimenticare in concreto le disponibilità dello Stato.
Sicuramente i lavori legati all’Imposta Municipale Propria affiancheranno quelli legati alla nuova Legge di Stabilità che dovrà riformare completamente l’imposta sugli immobili creando una Service Tax globale. Il partito Scelta Civica in questi lavori ricorda la necessità di trovare la reale copertura finanziaria per eliminare la seconda rata IMU senza aumentare altre tipologie di imposte. Sono infatti in vista possibili aumenti delle accise sul petrolio con il conseguente rincaro dei carburanti.
Il Cuneo Fiscale. L'intervento sul cuneo fiscale e contributivo avrà uno sviluppo triennale e non si limiterà solo al 2014. Si parla di circa 5 miliardi per anno.
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Le proposte sono numerose, forse anche troppe, di sicuro la scelta di tutti i ministri è quella di concentrare l'intervento a favore dei lavoratori in una soluzione unica, con uno sgravio sull'IRPEF magari in un solo mese della prossima primavera. Questa scelta mira ad evitare l’effetto dispersione come avvenne con la legge finanziaria 2007 del Governo Prodi. Il maggior reddito ricevuto dai lavoratori dipendenti dovrebbe migliorare i consumi consentendo così una graduale ripresa economica. La riduzione del Cuneo Fiscale dovrà fare anche i conti le reali disponibilità del Paese, una parte del Governo conta di poter utilizzare gli avanzi finanziari della gestione INAIL.
Sempre in merito agli sgravi per i lavoratori sicuramente sarà previsto un intervento sull’IRAP a favore delle imprese che preferiranno contratti di assunzione a tempo indeterminato o contratti a termine e sicuramente qualcosa di più vantaggioso sarà previsto per le assunzioni degli under 29.
Si ricorda che per ridurre il Cuneo sarà necessario non peggiorare l’indebitamento netto del Paese.
Antonello Scrimieri
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