Family Act: come funzionerà il bonus figli
L'esecutivo potrebbe, riordinando tutta la materia delle politiche familiari (come gli assegni familiari e i diversi bonus), introdurre una manovra del genere "un figlio, un assegno". Che potrebbe valere fino a 240 euro a figlio
di Mauro Introzzi 8 ott 2019 ore 10:22Sta prendendo piede, nell’esecutivo, l’intenzione di supportare le famiglie italiane con una dote, pari a 240 euro per ogni figlio, dedicata ai nuclei familiari. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica questa iniziativa (che potrebbe essere ribattezzata “Family Act” o "bonus bimbi") sarebbe confezionata a costo zero per le casse dello stato, visto che arriverebbe dalla conversione (totale o parziale) del bonus 80 euro di Renzi ai lavoratori e dal riordino di tutta la materia delle politiche familiari, come gli assegni familiari e i diversi bonus (bebè, mamma).
COME FUNZIONERA' IL BONUS BIMBI
Ma come potrebbe funzionare il bonus bimbi? Secondo quanto riporta La Repubblica potrebbe assumere la forma di “un figlio, un assegno”. Il fine potrebbe essere infatti quello di arrivare a una manovra “unica, semplice, mensile erogata senza vincoli e solo perché ci sono figli. In forma di assegno o detrazione”.
Ma come realizzare questo bonus figli? L’idea nasce più di un anno fa, ed è datata 4 giugno 2018: quel giorno una serie di deputati del Partito Democratico presentò una proposta di legge (la numero 687) con primo firmatario Graziano Delrio intitolata “delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e la dote unica per i servizi”. Nel testo si elencavano le mosse necessarie per contrastare la continua emorragia di natalità che affligge il nostro paese. Un paese che è “tra le nazioni che meno investe in politiche per la natalità”.
QUANTO SI PRENDERA' DAL BONUS BIMBI
La proposta di legge, all’articolo 2, recava i princìpi e criteri direttivi dei decreti legislativi per il riordino e il potenziamento delle misure dedicate al sostegno economico per i figli a carico. E stabiliva, mediante una complessiva razionalizzazione e una parziale eliminazione degli istituti vigenti, le cifre in ballo. Ossia “il riconoscimento di un assegno unico mensile per i figli a carico di importo massimo pari a 240 euro per quelli minorenni e pari a 80 euro per quelli fino a 26 anni”. L'assegno sarebbe del 40% più alto se il figlio avesse una disabilità.
La proposta dei deputati del PD prevedeva un tetto di reddito a 100mila euro lordi annui. Sembra invece, dalle ultime indiscrezioni, che non sarebbe il reddito familiare ma il reddito più alto della coppia. Ma con soglie ancora tutte da stabilire.
QUANTO COSTA ALLO STATO IL BONUS BIMBI
Il bonus bimbi, considerando le cifre di cui sopra, potrebbe costare allo stato circa 30 miliardi di euro. Ma dove prenderà lo stato queste risorse? Due terzi dovrebbero arrivare da un riordino di una serie di iniziative stratificatesi negli anni ma che sembrano non avere un filo conduttore. Circa 12 miliardi dovrebbero arrivare dalle detrazioni fiscali ora garantite su questi capitoli di spesa. Altri 6 rinverranno dalla cancellazione degli assegni familiari e altri 2 miliardi della cancellazione dei vari bonus (come il premio alla nascita, il bonus bebè, il bonus rette asilo nido e il fondo di sostegno alla natalità) nati in questi anni.
Gli ultimi 10 miliardi potrebbero arrivare o interamente dall'assorbimento del bonus Renzi di 80 euro ai lavoratori dipendenti o dalla combinazione di una modifica di quest'ultima iniziativa e altre 2 manovre recenti: reddito di cittadinanza e quota 100 delle pensioni.
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