Ecobonus 2013: ora estesi a lavastoviglie, lavatrici, caldaie, condizionatori e frigo
Estesa la detrazione del 50% alle spese per l’acquisto di mobili se legate ad un intervento di recupero edilizio. Potenziato la detrazione al 65% per le spese per la riqualificazione energetica
di Antonello Scrimieri 4 lug 2013 ore 11:38INFOGRAFICA: Ecobonus anche per caldaie e grandi elettrodomestici
I Condizionatori. Dopo le prime piccole modifiche approvate, la svolta è avvenuta ieri quando l’emendamento del Governo riportava le "pompe di calore" tra gli eco bonus per i quali è prevista la detrazione del 65%.
Da oggi anche i condizionatori in grado di fare caldo e freddo potranno rientrare negli sgravi. La Commissione di Bilancio ha dato il via libera, ritenendo che i soldi saranno ottenuti da un fondo di previsione di spesa del ministero dello Sviluppo.
Gli arredi. Una importante novità del Decreto Legge è legata alla detrazione per l’acquisto di mobili per un immobile oggetto di interventi di recupero edilizio. Sarà quindi concessa al contribuente, per gli acquisti fatti dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, una detrazione dall’IRPEF con l’aliquota pari al 50%.
Le spese detraibili, purché documentate e sostenute dalla data di entrata in vigore del decreto per l’acquisto di mobili, sono relative all’acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, dovrà essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Gli interventi antisismici. Infine è prevista la detrazione anche per gli interventi di consolidamento edilizio in funzione antisismica.
Gli interventi detraibili per il miglioramento antisismico hanno ottenuto la proroga ma al più presto verranno resi strutturali ossia definitivi. Questa parte di norma è stata condivisa da tutti gli schieramenti politici.
I rappresentanti del Governo hanno spiegato che questo intervento è solo il primo passo per la prossima riorganizzazione dell’imposizione sugli immobili.
Il provvedimento è passato all'esame della Camera, che sta lavorando per stabilizzare le misure sul risparmio energetico e la prevenzione antisismica. Tra le misure approvate c'è l'attestato di prestazione energetica, che deve e dovrà essere rilasciato per gli edifici e le unità immobiliari costruiti, venduti o locati. Nel caso di nuovo edificio, l'attestato deve essere prodotto dal costruttore, sia in veste di committente o come esecutore in proprio. Negli edifici esistenti l'attestato è a cura del proprietario dell'immobile.
Antonello Scrimieri
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