Risparmio energetico: stand-by, se lo conosci lo spegni
di Redazione Soldionline 5 mag 2011 ore 11:19Ad esempio, credete che quando gli elettrodomestici che avete in casa non funzionano, cioè non sono accesi, non consumino energia elettrica? Errore! Perché continuano a consumare energia, anche se evidentemente meno di quanto avviene quando l’apparecchio è acceso.
Spesso la causa di questo consumo silenzioso e oscuro, perché non del tutto evidente, di corrente elettrica è il famigerato stand-by, cioè quella piccola lucina o spia che resta sempre accesa anche quando l’apparecchio è spento ma ha sempre la spina inserita nella presa di corrente. E che ormai è integrata in quasi tutti i principali prodotti elettronici che trovano posto nelle nostre case: dai televisori (quelli wide-screen molto grandi possono arrivare a consumare fino a tre volte rispetto alle tv tradizionali) alle stampanti, dai computer alle casse acustiche, dai forni a microonde ai videoregistratori, dai decoder previsti dal digitale terrestre ai modem e router che servono per navigare su Internet, ai videogiochi e così via.
Lo stand-by serve sostanzialmente per far sì che l’apparecchio resti dormiente ma pronto ad essere attivato. Lo tiene in allerta al minimo, diciamo, ma pur sempre in allerta, in modo che lo si possa utilizzare subito, con rapidità, quando se ne ha bisogno, senza dover aspettare troppo tempo.
Quanto consuma lo stand-by? Uno studio promosso tempo fa dalla Commissione europea di Bruxelles calcolava che l’intero parco elettrodomestici installato nell’Unione europea, se lasciato in modalità stand-by, arriva a consumare in un anno qualcosa come 50 Twh (un Twh, o terawatt-ora, corrisponde a mille Mwh, o megawatt-ora). Per non parlare delle emissioni di CO2 in atmosfera che questo consumo di energia, sostanzialmente inutile o quasi, ovviamente provoca: si parla di circa 20 milioni di tonnellate di CO2 che vanno a surriscaldare l’atmosfera.
Ma quanto costa tenere gli elettrodomestici in stand-by? O, meglio, quanto si può risparmiare spegnendo lo stand-by? La spesa media per famiglia, a livello europeo, per apparecchi non in uso ma in stand-by si aggira intorno ai 50-60 euro l’anno, cioè più o meno l’8-10% del totale dei consumi di una famiglia tipo (di quattro persone). Ma ci sono calcoli anche per singoli apparecchi: un computer, ad esempio, se lo si lascia sempre acceso “perché è comodo e non devo aspettare che sia pronto quando mi serve”, rischia di costare anche più di un centinaio di euro l’anno in bolletta. Per non parlare delle consolle dei videogiochi: sempre accese, si rischia che facciano spendere 200-250 euro in più all’anno.
Vale la pena di dire, allora: spegnete quella luce! Anzi, quella lucina. Ma attenzione, perché potrebbe anche non bastare: per consumare corrente elettrica, anche con lo stand-by spento, ad un apparecchio elettronico basta essere collegato alla presa di corrente a muro. Quindi, dato che sarebbe davvero scomodo e fonte di grandi perdite di tempo staccare tutto ogni volta che si esce di casa, per non parlare del rischio di trafficare troppo spesso o distrattamente con spine, prese, cavi e quant’altro, la soluzione più efficace e allo stesso tempo pratica può essere la seguente: collegare anche più apparecchi a una presa multipla, la “ciabatta” per intendersi, dotata però di interruttore. Così che per scollegarli tutti quanti dalla rete elettrica è sufficiente premere solo un interruttore et voilà, il gioco è fatto. Anzi, è spento, ma per davvero.
Andrea Di Turi
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