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Come investire in titoli
Questi sono tempi difficili quasi per tutti, ma sono più di quanti la gente comune pensa i piccoli investitori che hanno da parte una piccola somma accantonata negli anni. La difficoltà attuale è quella di creare un piccolo "giardinetto" per poter ricercare dal mercato il massimo profitto commisurandolo con le proprie caratteristiche. Con questa guida potrai provare a capire che tipo di investitore sei e come iniziare a creare il tuo "giardinetto".
Istruzioni
Difficoltà
Approfondimento:
Non ci sono articoli correlati per questo articolo- Il primo passo è quello fondamentale: capire esattamente che tipo di risparmiatore sei. Non è facile capire con esattezza questa cosa: prima di recarsi in banca per farsi "profilare" meglio farsi qualche domanda a casa. Le domande da porsi sono molto semplici, a volte banali: esamineremo quelle cruciali nei prossimi passi.
Se sei alle prime esperienze, chiedi consiglio a chi frequenta questo ambiente da più tempo di te: come in tutte le cose, anche nel mondo finanziario l'esperienza conta! Ricorda però che rendimenti e andamenti passati non sono mai garanzia per il futuro... - La prima domanda da porsi è "Per quanto tempo posso vincolare i miei risparmi o una parte di questi?" Quando mi capita di porre questa domanda ai clienti mi sento rispondere sempre più spesso che non è possibile vincolare i propri risparmi a lunga scadenza in quanto nella vita non si sa mai... essere previdenti è una buona cosa, ma se ci rifletti riesci ragionevolmente a prevedere se hai intenzione di cambiare la macchina o di comprare una nuova casa: sono proprio queste spese importanti che segnano l'orizzonte temporale di un investimento...
- La seconda domanda da porsi invece è "Quanto sono disposto a veder oscillare il valore del mio portafoglio?" Anche in questo caso la risposta tipica è "poco": ovviamente a piccole oscillazioni - nel senso di basso profilo di rischio - corrispondono anche piccoli potenziali guadagni. Dovrai fare molta attenzione a questa domanda: esistono strumenti a basso rischio alla portata di tutti e strumenti che sono diffusamente conosciuti come privi di rischio che invece presentano dei pericoli nascosti.
Tra gli strumenti a basso rischio ci sono i titoli del mercato monetario come i BOT e i CTZ, i BTP a breve scadenza e i Pronti contro Termine; sono assimilabili al mercato monetario i fondi comuni di investimento che investono in liquidità o in titoli del mercato monetario appunto.
Tra gli strumenti ad alto rischio ci sono le ben note azioni e i fondi azionari (più o meno spinti) e i derivati. - Ora che hai dato due risposte fondamentali ti invito a domandarti "Cosa mi aspetto da questo mio portafoglio?". Poteva essere la prima domanda, ma ho preferito proportela per ultima: è ovvio che vorrò massimizzare i miei guadagni minimizzando il rischio di perdere quanto accantonato con fatica. Non è semplice dare una risposta a questa domanda se non ho provato a riflettere sulle domande precedenti: il rendimento atteso/sperato sarà ovviamente commisurato in maniera direttamente proporzionale a durata e rischiosità del portafoglio.
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