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Come e cosa fare con conti o rapporti dormienti

Hai un conto corrente oppure un libretto di risparmio, oppure un qualsiasi altro rapporto bancario e/o postale che non adoperi da tanto tempo? Sicuramente saprai che dopo 10 anni che non viene fatta alcuna movimentazione il tuo conto/libretto/rapporto viene considerato "dormiente" e potresti perderlo.

Istruzioni
Difficoltà
come-e-cosa-fare-con-conti-o-rapporti-dormienti

Cosa serve

  • Conto corrente bancario o postale
  • Libretto di risparmio bancario o postale
  • Qualsiasi rapporto con posta e/o banca
  • Movimentazione

Approfondimento:

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  1. Da alcuni anni sono entrate in vigore norme per la regolamentazione dei cosidetti "conti dormienti", cioè quei rapporti bancari e/o postali rimasti inattivi da almeno 10 anni perchè il titolare non li ha movimentati. Le nuove normative indicano che se il titolare non "sveglierà" il conto/rapporto, le somme depositate serviranno ad alimentare un fondo del Ministero dell'Economia e delle Finanze che utilizzerà tali somme per finalità sociali.
  2. Intanto devi sapere che le norme regolatrici sono contenute in alcune normative statali, tra cui gli art. 106 e 107 del Decreto Legislativo 01/09/1993 n° 385 e successive modifiche ed integrazioni, l'art. 1, commi 343 e 345 della legge 23/12/2005 n° 26 ed il D.P.R. (Decreto Presidente della Repubblica) n° 116 del 22 giugno 2007. Le norme dicono che prima che le somme vengano incamerate nel fondo, la banca oppure la posta devono avvisare il titolare di un conto dormiente, con raccomandata R.R. all'ultimo indirizzo da loro conosciuto; avrai quindi 180 giorni di tempo, dal ricevimento della comunicazione, per "svegliare" il conto/rapporto.
  3. Ma se anche sono trascorsi i fatidici 180 giorni senza che tu abbia fatto alcuna movimentazione, hai ancora 10 anni di tempo per rivendicare i tuoi soldi, rivolgendoti al Ministero dell'Economia e delle Finanze (con tempi di risposta ad oggi non quantificati e/o quantificabili). Per svegliare un conto, devi fare un'operazione non automatica (ad esempio non bastano le operazioni addebitate in conto); una comunicazione alla banca circa la tua volontà di continuare il rapporto, una comunicazione di variazione di residenza, una richiesta di carnet assegni, una richiesta estratto conto, un aggiornamento contabile... Devi anche sapere che se hai più di un rapporto con la stessa banca, basterà che tu provveda a "svegliarne" anche solo uno, per estendere tale fatto a tutti gli altri.

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