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Come comportarsi con l'imposta sulle successioni
L'imposta sulle successioni è ormai rientrata in pianta stabile a far parte del nostro sistema tributario. Sono ormai cinque anni, infatti, che questa imposta, tra le più dolorose, anche per la circostanza in cui viene applicata questa importante imposta.
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Approfondimento:
Non ci sono articoli correlati per questo articolo- Questa imposta è stata reintrodotta, dopo un'assenza durata cinque anni. Il tributo si applica a tutte le successioni aperte dal 3 ottobre in poi del 2006. Il fisco, per fortuna, ha ridotto di molto il prelievo quando a ereditare tutto il patrimonio sono sia il coniuge che i figli della persona deceduta.
- Mentre il peso resta gravoso se i beni vengono trasferiti ai fratelli e soprattutto ai familiari meno stretti. Il prelievo è graduato in base al rapporto di parentela con il defunto: il 4% per il coniuge e parenti in linea retta (con un'estesa fascia esente), il 6% per altri parenti fino al quarto grado.
- Si utilizza invece l'8% per gli altri soggetti che ricevono i beni in eredità. A favorire le successioni più strette, quelle a favore del coniuge o dei figli, c'è soprattutto una maxi franchigia, cioè una quota esente dal prelievo, di un milione di euro per erede. Un coniuge e un figlio sono esenti da ogni prelievo se il patrimonio non supera i 2 milioni di euro.
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