Come avviare una procedura di sfratto per morosità

Il proprietario di un immobile, nel momento in cui fitta il suo appartamento ad un conduttore, non può essere certo della persona che ha davanti, in quanto a ottemperanza di pagamento del canone mensile. Oggi che la crisi si fa sentire in molte famiglie, il rischio d'imbattersi in conduttori morosi è molto più possibilistico che in passato. Che fare allora in caso di morosità?

Istruzioni

Difficoltà

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Il tuo conduttore ha l'obbligo, a seguito dell'apposizione della firma al contratto di locazione per uso abitativo, di versarti mensilmente il canone di fitto, in genere a domicilio. Qualora egli, benchè sollecitato, non adempia a questo obbligo, puoi fargli lo sfratto per morosità. Vediamone le fasi e la procedura.
Una volta che hai atteso i tempi congrui, in caso di non ricevimento del canone di locazione, invia al tuo inquilino una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. In essa sollecitalo ad ottemperare a quanto previsto nel contratto, e poni un termine per la consegna di quanto a te dovuto, generalmente non più di un paio di settimane.
Se egli continua a persistere nella sua morosità, rivolgiti ad un avvocato, il quale avvierà la pratica legale, notificando all'inquilino l'intimidazione di sfratto e la citazione a comparire in Tribunale. Se egli non sarà presente per la data in cui verrà fissata l'udienza, il Giudice stabilirà la data di rilascio della tua unità immobiliare. In genere il periodo del rilascio corrisponde a un mese dall'udienza.
In caso di ostinazione da parte del conduttore a non voler lasciare l'appartamento, così come a sanare la sua morosità, potrai venirne in possesso solo con un esecuzione forzata. L'Ufficiale Giudiziario, coadiuvato, se necessario, della forza pubblica, renderà esecutivo lo sfratto, facendo cambiare la serratura della porta di casa ad un fabbro.