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Polizza anti incendio, assicurarsi contro il fuoco

La polizza anti incendio è la più antica tra quelle che tutelano la casa. Di assicurarsi contro le fiamme si è cominciato a pensare a partire dal ‘600 quando comparvero le prime coperture assicurative contro i danni provocati dal funesto evento

di Redazione Soldionline 16 set 2019 ore 17:26

polizza-anti-incendioQuello del fuoco è un incubo antico, alle fiamme sono legati lutti e dolori. Di porre un argine almeno alle ripercussioni economiche che si abbattevano sul proprietario di una casa distrutta dalle fiamme, si è cominciato a pensare a partire dal ‘600 quando comparvero le prime coperture assicurative conto i danni provocati dal funesto evento. La polizza anti incendio è dunque la più antica tra quelle che tutelano la casa.

Al giorno d'oggi un contratto assicurativo di questo tipo, almeno nella maggioranza dei casi, garantisce il proprietario o l'inquilino di un immobile dai letali effetti che possono derivare non solo dal classico incendio, ma anche da un'esplosione. Oggetto della copertura non è solo il contenitore (ovvero l'abitazione, ma anche eventuali box, cantine o garage a patto che non superino la decima parte della superficie assicurata), ma anche il contenuto (cioè quanto si trova all'interno dei locali). L'accordo tra compagnia e assicurato, inoltre, può prevedere anche un'ampia serie di garanzie accessorie: dei danni prodotti da esplosione s'è detto, ma ad essi occorre aggiungere ad esempio anche quelli causati da tempeste, fulmini, scoppi, grandine, neve, vento, fenomeni elettrici e persino atti vandalici, sciopero e tumulti di piazza. Ancora una precisazione sui concetti assicurativi di casa e di quanto è in essa contenuto: per casa o fabbricato si intende impianto fisso, per contenuto si intende tutto ciò che possa essere asportato.

In questo settore la scelta del cliente deve essere attentamente ponderata: e in questo senso è utile rivolgersi a qualcuna tra le numerose associazioni in difesa del consumatore. Preziose ad esempio le indicazioni fornite qualche anno fa dal Ctcu (Centro tutela consumatori utenti). Tra gli avvertimenti forniti alcuni riguardano la prestazione assicurativa per il fabbricato che va parametrata 'in base al suo costo di ricostruzione a nuovo' e quella per il contenuto che va valutata 'in base alla spesa di rimpiazzo con altre cose eguali o equivalenti'. In questo campo sono previste due tipologie a garanzia del bene. Innanzitutto la 'polizza valore intero' che copre tutti beni assicurati: può accadere, però, che al momento del verificarsi dell'evento la cifra assicurata risulti inferiore al 'costo a nuovo'; in questo caso l'indennizzo erogato è proporzionale alla differenza 'scoperta'. Il secondo tipo di polizza è quella 'a primo rischio assoluto' e assicura un risarcimento senza la clausola di cui sopra.

La definizione del premio, poi, dipende soprattutto dalla classe cui appartiene il fabbricato: le classi sono 4, diversamente considerate in ordine al materiale incombustibile impiegato nella struttura. Utile ricordarsi che la polizza incendio è utile anche nei casi in cui il palazzo sia 'protetto' da una polizza globale del fabbricato in quanto questa non copre i beni contenuti nell'abitazione. Ovvio poi che molte compagnie escludano dalla copertura i danni prodotti da una colposità grave (come una sigaretta accesa, l'uso imprudente di materiale pirotecnico): si può però richiedere l'inclusione della colpa grave all'interno della polizza. E a proposito di danni inflitti ad altri in seguito all'incendio della propria abitazione, è importante che la 'garanzia che risarcisce i danni altrui' (vale a dire la 'garanzia ricorso terzi') sia prevista nella polizza del capofamiglia o nella propria polizza Rc.

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