Le nuove imposte catastali, ipotecarie e di registro
Dal primo gennaio 2014 cambiano le agevolazioni sui trasferimenti immobiliari e in particolare cambia l’agevolazione prima casa. Per favorire questo settore, cambiano anche le imposte catastali, ipotecarie e di registro
di Antonello Scrimieri 24 set 2013 ore 10:30Le novità. Il Decreto Legge n. 104/2013 denominato "Istruzione", pubblicato il 12 settembre 2013 in Gazzetta Ufficiale, ha previsto l'aumento dell'ammontare delle imposte fisse di registro, ipotecaria e catastale da 168 a 200 euro a partire dal primo gennaio 2014.
La norma, inoltre, ha disposto l’abolizione dell’imposta di bollo ed ha previsto che le imposte catastali ed ipotecarie subiranno a loro volta una diminuzione, passando dall'attuale misura proporzionale del’2% e dell’1%, all'importo fisso di 50 euro ciascuna per tutti gli adempimenti presso il Catasto ed i Registri Immobiliari.
A partire dalla medesima data, entrerà in vigore la riforma della tassazione immobiliare disposta dall'articolo 10 del D. Lgs. 23/2011, il cosiddetto decreto sul “Federalismo Municipale” che prevede, per i trasferimenti immobiliari, l'applicazione di due sole aliquote per l’imposta di registro, sopprimendo tutte le altre esenzioni previste anche da leggi speciali.
- 2 % se il trasferimento ha per oggetto abitazioni che possono beneficiare dell’agevolazione prima casa, ad eccezione di quelle accatastate A/1, A/8 o A/9;
- 9 % in tutti gli altri casi.
L’imposta di registro, in ogni caso dovuta, non potrà comunque essere inferiore a 1.000 €.
Cosa colpirà. La nuova norma colpirà le imposte fisse, ovvero di registro, ipotecarie e catastali, dei seguenti atti:
- compravendite immobiliari dal primo gennaio 2014;
- gli atti giudiziari pubblicati o emanati dal primo gennaio 2014;
- gli atti pubblici formati dal primo gennaio 2014;
- le donazioni effettuate dal primo gennaio 2014;
- le scritture private autenticate dal primo gennaio 2014;
- le scritture private non autenticate presentate per la registrazione dal primo gennaio 2014;
- le denunce di contratti verbali presentate per la registrazione dal primo gennaio 2014;
- le formalità di trascrizione e di rinnovazione eseguite a decorrere dal primo gennaio 2014;
- le domande di annotazione presentate a decorrere dal primo gennaio 2014.
Le modifiche. Grazie a queste modifiche le aliquote dell'imposta di registro relative ai trasferimenti di prima casa passeranno dal 3 al 2 %.
Gli immobili "di lusso" passeranno al 9% e a differenza di quanto accade attualmente andranno a coincidere con quelli considerati tali ai fini IMU. Passeranno al 9% le seconde case, i capannoni, i terreni edificabili, che oggi scontano un’imposta dell’8%, ed i terreni agricoli, che oggi scontano un’imposta del 15%.
A titolo di esempio, data una compravendita di un appartamento del valore imponibile di 100.000 €, per le imposte di registro, ipotecarie e catastali oggi si pagano 10.000 €, rispettivamente il 7%, il 2% e l’1%; dal primo gennaio 2014 si pagheranno 9.100 €, suddivisi in 9.000 € più 50 € +50 €.
Dal primo gennaio 2014 il trattamento peggiora in caso di:
- immobili vincolati per pregi storico/artistici che dovrebbero passare dal 3% al 9 % salvo che si tratti di prima casa;
- immobili acquistati da imprese di trading per la vendita ed immobili compresi in piani particolareggiati di edilizia residenziale, passano dall’1% al 9%;
- acquisti delle Onlus, acquisti di immobili all'estero, acquisti dello Stato o di enti pubblici territoriali, passano da 168 € al 9%.
Antonello Scrimieri
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