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Le agevolazioni fiscali per il 2015

La Legge di Stabilità ha portato nuove agevolazioni fiscali per i Contribuenti Italiani. Sono stati confermati gli incentivi del 2014 potenziati da nuovi Bonus.

di Antonello Scrimieri 16 gen 2015 ore 13:41

La prima Finanziaria del governo Renzi muove un totale di oltre 36 miliardi di euro; cifra ben più alta rispetto alla manovra varata dodici mesi prima dal suo prudente predecessore Enrico Letta. La parola d’ordine per il 2015 sarà agevolare gli Italiani. La nuova normativa confermando le agevolazioni introdotte nel corso del 2014 ha creato nuovi aiuti non solo alle imprese ma anche ai dipendenti e alle famiglie italiane. Il Governo dando nuova liquidità nelle tasche degli italiani punta alla ripresa dell’economia nazionale.

La Legge di Stabilità per 2015 prevede misure importanti per la ripresa economica del Paese. Le nuove agevolazioni sono mirate al sostegno delle imprese attraverso il taglio del cuneo fiscale, ovvero con lo sgravio IRAP sulla componente del costo del lavoro, inoltre le imprese potranno assumere nuovo personale in maniera agevolata con l’azzeramento per tre anni dei contributi sui nuovi contratti a tempo indeterminato. I lavoratori italiani godranno di importanti Bonus quali il Bonus IRPEF che può arrivare fino ad 80 euro al mese in busta paga, la possibilità di ricevere in anticipo il TFR in busta paga. Infine le mamme italiane avranno diritto al nuovo Bonus Bebè.

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agevolazioni-fiscaliNUOVE ASSUNZIONI - Il governo ha varato incentivi per le nuove assunzioni per tre miliardi, uno per ogni anno. È stato assicurato uno sconto sui contributi previdenziali alle aziende che apriranno le porte a nuovi addetti, assumendoli a tempo indeterminato. Il tetto sarà pari a otto mila euro all’anno per ogni lavoratore che non abbia lavorato nel semestre precedente con contratto a tempo indeterminato. Questo sgravio assicurerà 36 mesi di versamenti più bassi alle imprese. Lo stesso Premier ha annunciato che “ora gli imprenditori non hanno più scuse per non assumere”.

TFR IN BUSTA PAGA - Inoltre è stata confermata la possibilità per i lavoratori di vedersi anticipare fino a metà del TFR ogni mese in busta paga. Purtroppo la tassazione agevolata prevista per il TFR a conclusione del rapporto lavorativo verrebbe meno con l’anticipazione in busta paga. In questo caso l’importo corrisposto al dipendente sarà soggetto ai normali scaglioni IRPEF. Rimane strutturale anche il bonus da 80 euro, che il governo continuerà ad assicurare ai lavoratori dipendenti con redditi sotto i ventiquattro mila euro annui anche per tutto il 2015.

BONUS BEBE’ - Viene introdotto il Bonus Bebè, ovvero una somma di 80 euro al mese per tre anni per i bambini nati o adottati entro il 31 dicembre 2015. Quanto detto è riservato alle famiglie che posseggono un ISEE pari o inferiore a venticinquemila euro annui. Questo importo mensile raddoppia, ovvero diventa 160 euro al mese per 3 anni nel caso in cui la famiglia è in condizioni di povertà assoluta, con un ISEE inferiore ai settemila euro.

PUNTI INSOLUTI - Alla luce del provvedimento normativo non sono stati previsti interventi relativi alla riforma delle pensioni se non uno slittamento al 10 del mese per il pagamento dei doppi assegni previdenziali INPS-INPDAP e un aumento della tassazione su fondi pensione e previdenza privata. Infine ricordiamo che non è stata conclusa neanche la norma che avrebbe dovuto unificare le due imposte sulla casa IMU e TASI.

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