Come conoscere la rendita catastale di un'abitazione

La rendita catastale è utilizzata ai fini successori per la determinazione del valore catastale degli immobili che fanno parte dell' asse ereditario. Infatti, a seconda della destinazione d'uso degli immobili, il valore catastale (detto anche rendita catastale rivalutata) si ottiene moltiplicando la rendita catastale per un moltiplicatore prestabilito che varia appunto in relazione alla destinazione d'uso dell'immobile.

Per sapere a quanto ammonta la nostra rendita catastale abbiamo bisogno della documentazione dell'immobile al quale siamo interessati.
Dobbiamo avere sotto mano l'atto di compravendita nel quale alla terza pagina circa dovrebbe comparire la categoria e la rendita catastale sotto forma di RC, ovvero rendita catastale.

Oppure possiamo aver perso la documentazione dell'immobile o vogliamo sapere qualcosa di un immobile che vogliamo acquistare, a quel punto possiamo richiedere una visura catastale, recandoci in un centro servizi e richiederla.
A volte anche i caf, centro assistenza fiscale, fanno delle visure di questo genere.

IMPORTANTE: la visura non pagatela più di 25 euro.

La visura catastale è composta di solito da 1 o al massimo 2 fogli, quello che interessa a noi è il primo foglio dove possiamo trovare la nostra Rc, rendita catastale, la particella dove si trova l'immobile e la categoria di esso.
Ecco come si determina la rendita catastale, in poche parole ovviamente.

La rendita catastale si ottiene dal prodotto fra la consistenza dell'immobile ovvero i vani dei quali è costituito l'immobile, la sua superficie e volumetria; la tariffa d'estimo relativa al comune ed alla zona censuaria ove sorge l'immobile, alla tipologia dello stesso in relazione alla destinazione d'uso (ordinaria, speciale, particolare).