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Come utilizzare il proprio denaro all'estero quando si è in vacanza?

Sapere come utilizzare il denaro in vacanza, soprattutto fuori dall'Europa, è essenziale per non avere spiacevoli sorprese. Ecco gli strumenti per usare i propri soldi all'estero.

di Natalia Pezzone 8 lug 2015 ore 11:07

Arrivano le vacanze estive e migliaia di italiani si preparano per viaggiare all'estero, dove l'utilizzo del denaro è diverso, soprattutto quando ci si reca in un Paese al di fuori della zona Euro. Ecco i nostri consigli per utilizzare il proprio denaro all'estero quando si è in vacanza.

Innanzitutto, vanno dimenticati gli assegni bancari, non solo perché la sua emissione comporta quasi sempre una commissione, ma anche perché spesso i commercianti non li accettano, anche se emessi in euro.

TRAVELLER'S CHEQUE E ASSEGNI POSTALI
In alternativa, si può optare per un assegno di viaggio o “traveller's cheque”, ovvero dei titoli di pagamento di importo preciso espresso in diverse valute, tra cui ovviamente l'Euro. Possono essere acquistati presso alcune reti di cambio (American Express, Thomas Cook, etc) o direttamente in banca. Prevedono una commissione di prelievo al momento del loro acquisto che si aggira intorno all'1-2,5%. Con un traveller's cheque si può prelevare soldi nelle banche del Paese in cui ci si reca, o pagare direttamente ai commercianti che li accettano (l'eventuale resto verrà dato in moneta locale).

Allo stesso modo funzionano gli assegni postali delle Poste Italiane, che sono pagabili in moneta locale negli uffici postali di 32 Nazioni; il vantaggio è che vengono addebitati dal conto corrente postale solo dopo il loro utilizzo.

Tra i principali vantaggi dei traveller's cheque o assegni postali si menzionano: la possibilità di portarne quanti si vuole all'estero, la restituzione gratuita in caso di smarrimento o furto, la maggior sicurezza rispetto a girare con il contante in tasca e la loro durata di utilizzo limitata.

LA CARTE DI CREDITO INTERNAZIONALI
Le carte di credito internazionali sono anche strumenti di pagamento molto sicuri e consigliati quando si viaggia all'estero. Consentono di prelevare denaro facilmente dagli sportelli ATM o in banca, così come pagare direttamente i commercianti.

Tutti questi servizi, naturalmente, hanno un costo. S'è vero che con la carta di debito o bancomat i prelievi sono gratuiti in zona Euro, con le carte di credito invece c'è sempre una commissione da pagare, che consiste in una commissione forfettaria (circa 3 euro a prelievo) e in una provvigione proporzionale alla somma di denaro prelevata, che varia tra l'1-2% in zona Euro e il 2-3% fuori UE. Anche i pagamenti presso i negozi comportano una commissione, che varia a seconda dell'istituto di credito.

Per conoscere le migliori proposte di conti e carte per chi si reca all'estero quest'estate, consigliamo di utilizzare il comparatore di SosTariffe.it per conti correnti e carte di credito reperibili a quest'indirizzo.

In ogni caso, il prelievo di contante tramite carta di credito – così come l'acquisto di traveller's cheque – rimane un'alternativa più conveniente rispetto all'acquisto della valuta locale negli uffici di cambio o nelle banche, dove la commissione può raggiungere facilmente il 5%.

Se comunque avete intenzioni di cambiare soldi, evitate di farlo negli aeroporti e alberghi, scegliendo invece le banche della città o gli uffici di cambio che non prevedono commissioni. Al rientro, conviene cambiare le banconote non utilizzate nella filiale della Banca d'Italia, che le ritirerà senza costi.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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