La crisi riduce la domanda di prestiti
L’incertezza delle prospettive economiche induce maggiore prudenza. Calano prestiti e consumi
di Marco Delugan 3 feb 2010 ore 14:51I dati del Crif, elaborati sulla base delle richieste di credito segnalate dagli Istituti bancari e finanziari in Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif, segnalano la prudenza delle famiglie italiane nel richiedere credito per finanziare i consumi. Indicazione confermata dai dati Istat sull’andamento dei consumi nel terzo trimestre del 2009, risultati in calo dell’1,5% su base annua, di fronte ad un incremento dello 0,4% del tasso di risparmio.
Altro indizio di maggiore prudenza, lo spostamento della domanda verso durate più brevi e importi minori.
Di lettura meno immediata l’andamento dei mutui. Infatti, nonostante le difficoltà del mercato immobiliare - stando ai dati dell’agenzia del territorio le vendite sono del 16% - la domanda di mutui è aumentata nel 2009 del 7%, ma sostenuta soprattutto dall’incremento dalle sostituzioni di mutui, favoriti dai provvedimenti di legge, che hanno rappresentato circa il 24% del totale dei mutui erogati. Nel 2008 era calata del 4%.
Per fasce di importo, nel 2009 non sono state osservate grosse variazioni rispetto al 2008. Per quanto riguarda le durate, la distribuzione si è spostata verso le fasce di durata più bassa, come per i prestiti. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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