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Il mutuo a tasso fisso

Rata stabile e certa. Ma la sicurezza costa, e non poco. E se i tassi di interesse dovessero scendere…

di Paolo Buro 17 set 2009 ore 11:17
Articolo a cura di ProfessioneFinanza.com

Il mutuo a tasso fisso è una delle forme più diffuse di mutuo. Un mutuo è detto a tasso fisso in quanto, una volta scelto, il tasso non si modifica durante la vita del contratto e, di conseguenza, la rata rimane costante a prescindere dall’andamento del costo del denaro. Se contraggo un mutuo a tasso fisso all’8%, pagherò l’8% per tutta la durata del contratto di mutuo.

Il mutuo a tasso fisso risulta vantaggioso se, dopo la stipula del contratto, si verifica un generalizzato aumento dei tassi, il contrario se invece i tassi diminuiscono. La costanza della rata nel tempo consente al mutuatario di gestire in maniera semplificata le scadenze previste per i versamenti periodici, soprattutto laddove non si prevedono rilevanti variazioni del reddito nel futuro. L’incidenza della rata sulla capacità di risparmio e la sostenibilità dei rimborsi sono di facile previsione. Tuttavia, la certezza della rata va bilanciata con il fatto che il tasso fisso, al momento della conclusione del contratto, si pone su livelli più elevati di quello variabile e quindi comporta, almeno nelle fasi iniziali dell’operazione, maggiori oneri per interessi. L’importo della rata può però essere mitigato agendo sulla durata del contratto di mutuo. Nella pratica, il tasso fisso si associa a durate più lunghe.

L'EURIRS o IRS è il tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso. Il tasso EURIRS viene diffuso ogni giorno dalla Federazione Bancaria Europea ed è pari ad una media ponderata delle quotazioni alle quali le banche operanti nell'Unione Europea realizzano l'Interest Rate Swap. E' detto anche TASSO IRS (Interest Rate Swap). Bisogna altresì aggiungere che non si può sapere il tasso definitivo applicato ad un mutuo a tasso fisso se non il giorno della stipula dell’atto. Infatti il tasso resterà fisso solo nel momento in cui avviene effettivamente l’operazione di finanziamento cioè nel giorno del rogito.

Il mutuo a tasso fisso è utile per quelle persone che vogliono a priori determinare con certezza dei propri impegni economici, senza avere il timore delle oscillazioni dei tassi di interesse. Altresì bisogna aggiungere che la scelta è vantaggiosa se si fa una previsione di tassi di interesse crescenti nel tempo. Ovviamente la certezza di bloccare per “sempre” il tasso ha un costo maggior rispetto a quello applicato ai mutui a tasso variabile.

Tuttavia non bisogna pensare che il tasso fisso protegga automaticamente da oneri eccessivi in caso di incremento dei tassi nel tempo. Infatti è solo nella prima metà della vita del mutuo che si realizzano i maggiori risparmi o incrementi sugli interessi passivi, visto che in genere il piano di ammortamento del mutuo prevede il pagamento di gran parte degli interessi passivi nei primi anni per poi passare a rate con quote di rimborso del capitale crescenti. Ora, dato che il tasso fisso parte più elevato di un tasso variabile, qualora durante la prima metà di vita del mutuo il tasso variabile dovesse rimanere inferiore al tasso fisso, la spesa per gli interessi passivi potrebbe risultare maggiore con un tasso fisso anche se nella seconda metà della vita del mutuo il tasso variabile lo superasse.

Per riassumere, ecco i vantaggi e gli svantaggi del mutuo a tasso fisso.

Vantaggi:
  1. certezza degli importi da rimborsare;
  2. in caso di un aumento dei tassi l'importo delle rate non aumenta.
Svantaggi:
  1. lo svantaggio principale è rappresentato dal fatto che al momento della scelta del mutuo da parte del cliente il tasso fisso è sempre più oneroso del variabile (a parità di banca), quindi il cliente stesso può essere tentato di scegliere un tasso variabile;
  2. un altro svantaggio è rappresentato dal fatto che future eventuali diminuzioni dei tassi di interesse renderebbero un mutuo a tasso variabile più vantaggioso del mutuo a tasso fisso scelto;
  3. in caso di diminuzione dei tassi la rata non diminuisce.

Paolo Buro
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