NAVIGA IL SITO

Scegliere un conto deposito, attenzione a tassi e costi nascosti

Nella scelta di un conto deposito entrano diverse variabili, molte soggettive. Tra le più importanti dovrebbero esserci, oltre al tasso di interesse offerto, i costi di gestione

di Marco Delugan 15 ott 2013 ore 09:57

Cos’è un conto deposito - E’ un conto corrente bancario, ma con funzioni limitate rispetto a un conto corrente tradizionale, offre interessi maggiori rispetto a quest’ultimo e spesso, ma non sempre, non ha costi di gestione e mantenimento. I conti deposito offerti da banche italiane sono protetti dal “Fondo interbancario di tutela dei depositi” che garantisce fino a 100mila euro depositati.

Le filiali in Italia di banche comunitarie possono aderire al Fondo, ma non ne sono obbligate. E’ quindi meglio controllare se vi aderiscano o meno; l’adesione, in questo caso, va ad integrare il sistema di tutela vigente nello stato di appartenenza della banca.

Investire in conti deposito può essere un’opportunità interessante per che ha liquidità in eccesso rispetto alle proprie esigenze e vuole parcheggiarla in strumenti non rischiosi e che possono garantire un buon rendimento, a volte anche superiore a quello offerto da parte del mercato obbligazionario.

I conti deposito possono essere liberi o vincolati. Nel primo caso è sempre possibile prelevare denaro; nel secondo, se si preleva denaro prima della scadenza si pagano penali o si ricevono interessi ridotti. I conti deposito vincolati offrono interessi maggiori rispetto a quelli liberi, e crescono con il crescere del vincolo.

LEGGI ANCHE: Conti deposito: una guida per investire

Come scegliere un conto deposito - Nella scelta di un conto deposito, così come per qualsiasi altro strumento finanziario, entrano variabili soggettive che non possono essere riassunte in una breve guida come quella che state leggendo. Ma il dato più importante da considerare è sicuramente il Taeg.

Cos’è il Taeg - Solo il Taeg contiene tutte le informazioni necessarie a valutare e comparare il contratto con gli altri offerti dal mercato, perché contiene tutti i costi legati alla vita del conto. Il Taeg è il tasso annuo effettivo netto, e considera: il Tan, che è il tasso annuo nominale, quello solitamente utilizzato per pubblicizzare il conto; tutte le spese accessorie, come quelle di ingresso, mantenimento, liquidazione, quelle per la produzione e l’invio di documentazione varia; le ritenute fiscali e l’imposta di bollo; la presenza di tassi civetta; il tipo di capitalizzazione degli interessi.

Cosa sono i tassi civetta - I tassi civetta sono quelli tipicamente offerti nei periodi di promozione, e di solito risultano particolarmente allettanti, salvo poi abbassarsi anche di molto quando le condizioni del contratto vanno “a regime”.

Capitalizzazione degli interessi - E cioè se gli interessi vengono versati sul conto anticipatamente, in itinere o posticipatamente. Nel primo e nel secondo caso, vengono reinvestiti e questo rende, a parità delle altre condizioni, il Taeg più elevato.

La liquidazione in itinere viene offerta per i conti deposito non vincolati, e vuol dire che gli interessi vengono versati sul conto alla scadenza di periodi prestabiliti e a loro volta maturano altri interessi.

Liquidazione anticipata e posticipata riguardano invece i conti deposito vincolati.

La liquidazione anticipata viene di solito offerta per vicoli brevi e per contratti in cui i tassi non sono particolarmente alti. E’ preferibile nei casi in cui si pensa di poter avere bisogno della somma investita, o di parte di essa, prima della scadenza del vincolo.

La liquidazione posticipata viene di solito offerta per vincoli più lunghi, e spesso è caratterizzata da tassi di interesse più alti. Preferibile quando si è certi di poter lasciare la somma investita per tutto il tempo stabilito dal vincolo.

Costi per estinzione anticipata - Per quanto tempo pensate di poter lasciare investiti i vostri soldi? Che vuol dire: per quanto tempo pensate di non aver bisogno di quei soldi? Un conto deposito non vincolato non pone problemi di questo tipo perché, per contratto, potete prelevare i vostri quando volete senza penalizzazioni. Per un conto vincolato, invece, avrete sì interessi maggiori, e in crescita con l’allungarsi del vincolo, ma anche penalizzazioni significative nel caso vogliate estinguere l’investimento prima del tempo stabilito. Per evitarle è quindi bene capire in anticipo quali possono essere i propri bisogni finanziari futuri, e programmare gli investimenti in maniera oculata.

Marco Delugan

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
da

SoldiOnline.it

BTP Valore, la quarta emissione (dal 6 al 10 maggio 2024)

BTP Valore, la quarta emissione (dal 6 al 10 maggio 2024)

Il titolo avrà una durata pari a 6 anni e garantisce un premio fedeltà pari allo 0,8%. Le cedole saranno pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »