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Buoni Fruttiferi Postali aprile 2014 Convengono veramente?

Titoli di debito emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti con la garanzia dello Stato. Le ultime emissioni hanno un basso rendimento nonostante una durata di 20 anni e una fiscalità di vantaggio.

di Giuseppe Costanzo 12 mag 2014 ore 10:06

I buoni fruttiferi non sono altro che dei titoli di debito che Cassa Depositi e Prestiti emette, con garanzia dello Stato e distribuiti in via esclusiva da Poste italiane. Il loro regime fiscale è simile ai titoli di Stato: la tassa è cioè del 12,5%; in più, per importi sotto i 5mila euro, non si paga neanche l’imposta di bollo.

In riferimento all’emissione di aprile 2014, denominata c14, parliamo di buoni ordinari che possono essere sottoscritti con tagli minimi di 50 euro (conseguenti multipli) per quelli cartacei, mentre per quelli dematerializzati il taglio minino è 250.

COME ACQUISTARE I BUONI POSTALI - I buoni postali ordinari cartacei possono essere acquistati in un qualunque ufficio postale, e basta portare con se carta di identità e codice fiscale. Per acquistare i buoni fruttiferi dematerializzati è invece necessario essere titolari di un libretto postale o di un un conto corrente BancoPosta. In questo secondo caso si può acquistare direttamente online, se invece si è titolari del solo libretto postale l’acquisto dei buoni dematerializzati deve essere anch’esso effettuato presso un ufficio postale.

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QUANTO RENDONO I BUONI POSTALI - Chi sottoscrive questa tipologia di prodotti finanziari deve sapere che nonostante la possibilità di disinvestire in qualsiasi momento la loro durata è di 20 anni e che disinvestire i primi anni vuol dire riprendersi in linea generale il proprio capitale. Visto il momento di “pax” che stiamo vivendo relativa ai rendimenti dei titoli di Stato e allo spread anche i rendimenti dei Buoni fruttiferi si sono molto ridotti: partono da un tasso pari allo 0,25% per il primo anno sino ad arrivare al 4% degli ultimi 2 anni.

Andando sul sito Cassa Depositi e Prestiti abbiamo la possibilità di usare un simulatore di rendimento in modo da capire facilmente qual è il rendimento effettivo di questo prodotto, e cioè dell'emissione c14 a cui accennavamo sopra. Allora vediamo che se decidiamo di sottoscrivere 1000 euro di buoni fruttiferi alla fine dei 20 anni mi ritroverò una somma al netto della tassazione del 12,5% pari a 1525,99 cioè il mio guadagno nei 20 anni è stato solo di 525,99 poco più di 26 euro annui.

PERCHE’ RENDONO COSI’ POCO - Va spiegato inoltre perché parliamo di un rendimento cosi basso rispetto a quello che potrebbe essere un conto deposito o un’obbligazione. Cassa depositi e prestiti raccoglie fondi per particolari finalità che vanno a sostegno dello sviluppo del paese, parliamo magari di missione sociale e quindi l’eventuale rendimento maggiore dei buoni ricadrebbe sulla stessa collettività. Ad esempio con quella che è stata una raccolta fatta alcuni mesi fa Cassa Depositi e Prestiti sta finanziando in collaborazione con l’Abi un piano casa per giovani e persone che difficilmente accederebbero al mondo del credito in questo contesto.

Giuseppe Costanzo
www.costanzogiuseppe.it

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