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Come risparmiare sul telefono fisso scegliendo la tariffa giusta

Se si vuole risparmiare sul telefono fisso bisogna scegliere la tariffa giusta, stando però bene attenti alle clausole contrattuali nascoste. Fate attenzione alle promozioni.

di Anna Rudelli 18 nov 2014 ore 14:30

Quando si decide di attivare una linea del telefono a casa propria, è importante tenere bene presente quali sono le nostre esigenze di consumatori, stando però attenti a non sottovalutare l’aspetto economico del discorso. E’ per questo motivo che la maggior parte delle persone decide di informarsi sulle tariffe Telecom, Fastweb, Alice, Vodafone Casa e dei migliori operatori di telefonia. Ma bisogna tenere gli occhi bene aperti, perché spesso ci vengono proposti prodotti in promozione che inizialmente sono veramente convenienti, che poi però si rivelano estremamente costosi.

COME SCEGLIERE LA TARIFFA TELEFONICA PIU’ ADATTA
Per evitare che questo succeda, possiamo farci aiutare dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha deciso di andare incontro agli utenti per capire come fare a scegliere i prodotti che aiutano a risparmiare sul telefono fisso, evitando decisioni di spesa inefficienti e non adatte alle proprie esigenze di comunicazione. Prima di tutto dobbiamo capire se preferiamo una tariffa che includa telefono e internet, oppure solo uno dei due.

MEGLIO VOCE E INTERNET INSIEME
Una volta compiuto questo step dobbiamo ricordarci che le compagnie di telefonia sconsigliano di optare solo per internet, ad esempio, perché si andrebbe a spendere molto di più: per risparmiare sul telefono fisso conviene quindi optare per una soluzione che comprenda sia voce che internet, perché tanto le chiamate verso i fissi non si pagano sostanzialmente più. Ed è qui che entrano in gioco le promozioni: le compagnie propongono di pagare un canone inferiore per un certo periodo di tempo e di avere chiamate pressoché illimitate verso numeri fissi.

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ATTENZIONE ALLE PROMOZIONI
Dobbiamo però stare attenti a informarci su quanto si pagherà una volta finito il periodo di promozione, perché il costo del canone può alzarsi sensibilmente. Dobbiamo anche avere ben chiara la durata minima del contratto, perché se si recede prima del periodo concordato, tipicamente tra i 12 e i 24 mesi, bisognerà restituire all’operatore l’ammontare relativo agli sconti ricevuti, il che rende vano tutto il nostro ragionamento di risparmio.

LEGGERE BENE IL CONTRATTO CHE SI VA A STIPULARE
Bisogna leggere bene il contratto che si stipula anche e soprattutto per verificare eventuali costi nascosti che a una prima lettura non si notano. I primi sono i costi di attivazione e installazione, perché se il canone è gratis ma si devono pagare 200 euro per installare il servizio allora la convenienza non c’è. Poi ci potrebbe essere il canone aggiuntivo da pagare se ci si trova in un’area che non è coperta dalla tecnologia su cui si basa l’operatore a cui ci stiamo rivolgendo. Una volta analizzati questi fattori, possiamo procedere senza problemi all’attivazione di una linea telefonica, oppure a cambiare operatore, ricordandoci che se non siamo contenti del servizio abbiamo il diritto di recesso entro dieci giorni.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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