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La garanzia sui conti correnti

Tutela il cliente contro il fallimento della banca. Vediamone meglio le caratteristiche principali

di Antonio Lucenti 22 set 2009 ore 11:04
Ogni tanto si sente parlare di “garanzia sui conti correnti” fornita dal Fondo interbancario. Ho le prove che molti non hanno una idea precisa sull’argomento. In effetti l’ informazione finanziaria, spesso  pletorica, tende ad essere anche nebulosa: prodiga di parole,  ma avara di informazioni minime. 

Il campo è grande, e qualche frutto rimane abbandonato nei solchi: lavoro da spigolatore. Per eseguirlo, ci metto la mia buona volontà ma mi appello alla curiosità di chi legge, augurandomi di ricevere un aiuto dalle domande, per scovare quel che spesso viene dato per scontato e rimane fastidiosamente irrisolto.

Dunque il primo campo da battere, per iniziare, è la garanzia sui conti correnti.
(ovvero: anche i certificati di deposito tornano a galla)

Anzitutto mi sembra necessario definire cos’è il Fondo interbancario, nato nel 1987. Per quelli che hanno il mio vizio, ecco servito il piatto forte: http://www.fitd.it/faq.htm

Per tutti gli altri: 
  1. un consorzio obbligatorio di diritto privato, riconosciuto dalla Banca d’Italia, la cui attività è disciplinata dallo Statuto e dal Regolamento;
  2. scopo del Fondo è quello di garantire i depositanti delle Banche consorziate;
  3. aderiscono così al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi tutte le banche italiane (circa 300), ad eccezione di quelle di credito cooperativo aderenti al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Chi è tutelato
Il cliente ( d’ora in poi c.i.) intestatario di depositi nominativi in genere: conti correnti, assegni circolari, libretti, certificati di deposito. E basta. Per obbligazioni, pronti contro temine, investimenti vari, no.

Per cosa è tutelato
Per il “fallimento” della banca, che nella fattispecie si chiama: liquidazione coatta amministrativa.

Per quanto è coperto
Per un massimo di 103.291,38 euro.

Cosa copre la tutela (*)
La copertura vale per testa, per patrimonio e per banca. Vale a dire che il c.i. è coperto in ogni banca presso la quale intrattiene uno o più rapporti, per un massimo di 103.291,38:  indipendentemente dal numero di rapporti, ma in relazione alla somma totale del patrimonio detenuto in quella banca. (**)
Nel caso di cointestazione, vale la stessa regola per ogni testa, con la presunzione che il patrimonio sia ugualmente diviso tra le teste.

Quale tempistica prevede la tutela
Entro 30 giorni dalla sua nomina, il liquidatore con raccomandata rr, avvisa il c.i. che, in caso di necessità, ha tempo 15 gg per un reclamo documentato. Se il c.i. non ricevesse la comunicazione raccomandata rr entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta, dovrà inoltrare, per raccomandata rr la propria richiesta documentata al liquidatore. Entro i 30 gg successivi il liquidatore presenta a Bankitalia la lista degli aventi diritto che vengono iscritti in una apposita sezione dello stato passivo. 

A questo punto è fatta, il risarcimento diventa esecutivo.

Quindi, entro i 9 mesi dalla liquidazione coatta, vengono rimborsati i primi 20.000 euri, il restante 103.291,38- 20.000= 83.291,38 secondo le indicazioni dei liquidatori. Una gestazione.

Storico e non solo
Dal 1987, il fondo è intervenuto 6 volte, l’ultima per la vicenda di Sicilcassa. Non è previsto un fondo di contribuzione continuativo per le banche, la provvista viene apprestata dalle banche consorziate a chiamata, ovvero nel momento della necessità. Va da sé, tuttavia, che ogni banca ha una posta di accantonamento dedicata. La domanda che urge in petto: ma i 103.291,38, me li danno tutti o me li i scarnificano con qualche spesa?

La risposta sarà insoddisfacente: non lo so. Ma se ci fosse qualcuno con esperienza, lo preghiamo di intervenire, ne leggeremmo molto volentieri i ricordi. 

Sempre a disposizione vostro 
Antonio Lucenti

(*) Esempi
Il c.i. ha nella stessa banca 3 conti, oppure un conto, un certificato di credito ed un assegno circolare:
  1. la somma dei 3 strumenti è 50.000 euri: riceverà 50.000 euri;
  2. la somma dei 3 strumenti è di 350.000 euri: riceverà 103.291,38 euri
Il c.i. ha in 3 banche diverse  3 conti, oppure un conto, un certificato di credito ed un assegno circolare:
  1. la somma dei 3 strumenti, in ognuna delle banche è 50.000 euri: riceverà 50.000 euri da ogni banca.;
  2. la somma dei 3 strumenti, in ognuna delle banche è 350.000 euri: riceverà 103.291,38 euri da ogni banca.
Il c.i. ha un conto cointestato con la moglie:
  1. la somma ( degli strumenti) è di 50.000 euri: riceveranno 25.000 euri a testa;
  2. la somma (degli strumenti) è di 350.000 euri: poiché 350.000:2 = 175.000 riceveranno 103.291,38 a testa.

(**) dove banca è Banca e non agenzia, filiale ecc...


Antonio Lucenti
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