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Cure sanitarie: esigenze individuali, Welfare e soluzioni assicurative

Profili individuali e risposte assicurative santarie

di Carlo Bonfanti 13 lug 2010 ore 12:00
Se l'assistenza sanitaria universale è ancora uno dei capisaldi del nostro sistema di Welfare, le riflessioni sulla sostenibilità di questo modello, sull'opportunità di inserire elementi di sussidiarietà e forme miste di assistenza sanitaria, costituiscono un tema importante nel più generale dibattito sul sistema Italia nel suo complesso.

Oggi, nonostante una sempre più diffusa percezione di inefficienza del sistema sanitario, il mercato delle polizze sanitarie in Italia è decisamente molto piccolo, con numeri prossimi a “prefissi telefonici” se si considerano le sole polizze acquistate singolarmente, tralasciando quelle previste da contratti di lavoro, collettivi o aziendali, e dalle casse di previdenza dei professionisti.

Ma, se da un lato il “comune sentire” è una diffidenza verso la sanità pubblica, considerata lenta, e poco efficace, e dall'altro vi è un acceso dibattito sull'insostenibilità di questo modello di sanità pubblica, non dovrebbe conseguentemente esserci un ricorso massiccio alle offerte assicurative, che permettono l'accesso a strutture private?

Se consideriamo anche che, già oggi una parte importante delle spese mediche sono “out of pocket”, (ovvero pagate direttamente dai singoli e non dal sistema sanitario), non sarebbe più logico e razionale ricorrere a polizze assicurative, perlomeno per coprire i costi non garantiti dal sistema sanitario?

Traspare, anche in questo settore, l'arretratezza del mercato assicurativo italiano e sarebbe interessante, al di là degli slogan, cercare delle chiavi interpretative che giustifichino l'oggettiva differenza tra mercato assicurativo italiano ed europeo.

Restando nell'alveo di queste note, esigenze di cure sanitarie ed offerte assicurative, con un processo di forte semplificazione, vorrei provare ad identificare delle tipologie di cittadini/consumatori, portatori di esigenze specifiche, e verificare se nelle attuali offerte assicurative disponibili in Italia trovano un'adeguata soluzione.

Le principali tipologie identificate sono:
  1. Privatistico. Dotato di una innata propensione a preferire, perché ritenuta aprioristicamente, migliore e più efficiente, la soluzione privata rispetto a quella pubblica o convenzionata.
  2. Pubblicistico razionale. Dotato di una preferenza per l'offerta pubblica, non solo per i costi ma anche perché convinto che non sempre le strutture private rappresentino l'eccellenza. Limita il ricorso alle strutture private ai casi di urgenza o di scarsità di offerta pubblica.
  3. Viaggiatore. Sente l'esigenza di una tutela solo quando viaggia per lavoro o turismo.

Traspare immediatamente che i profili indicati presentano esigenze ed aspettative diverse, che potrebbero essere soddisfatte con tipologie di prodotti diversi:
  1. polizza completa con ampia libertà di scelta del medico e della struttura sanitaria, senza  limitazioni o esclusioni;
  2. polizza limitata, nella libertà di scelta della struttura sanitaria (ad esempio network convenzionati con la compagnia di assicurazione, oppure nella tipologia di prestazioni previste (ad esempio i cosiddetti grandi interventi);
  3. polizza geografica, limitata agli eventi che accadono fuori dall'Italia.

Ma, nel mercato assicurativo italiano, sono disponibili soluzioni in grado di rispondere adeguatamente alle aspettative?

Come sempre, quando le domande sono retoriche, la risposta è scontata: anche in questo settore specifico le risposte assicurative non sono e non possono essere assolute.

Ricordiamo che il paradigma alla base di qualunque prodotto assicurativo è sempre lo stesso: “ipotizzare che possibili eventi incerti e futuri possano interessare alcuni aspetti della vita”; nel caso specifico la salute ed i costi sanitari per garantire le cure necessarie. Da ciò discende l'esclusione di tutto ciò che non è incerto, futuro ed imprevedibile, come le alterazioni della salute già conosciute e i peggioramenti ritenuti probabili.

Ma, ciò che è logico e razionale per l'assicuratore, può essere illogico per l'assicurando, specialmente nelle coperture assicurative delle spese mediche. Basti pensare che l'esigenza di un'assicurazione sanitaria si manifesta quasi esclusivamente quando se ne percepisce il bisogno, ovvero si ha, con maggiore frequenza, la necessità di cure sanitarie e non si è soddisfatti della risposta pubblica. Solo che in quel momento vi sono già gli elementi per inserire esclusioni e limitazioni proprio delle patologie che hanno fatto sorgere l'esigenza di acquistare una copertura assicurativa.

Dobbiamo quindi concludere che non vi è una soluzione assicurativa? Certo che no!
Le soluzioni assicurative ci sono e sono anche efficienti, a patto di conoscerle, e di scegliere quelle più idonee per le proprie esigenze, sapendo comunque che sono soluzioni assicurative e non altro. Sapendo che, solo un mercato molto sviluppato può permettersi prodotti assicurativi con garanzie più estese e minori limitazioni.

Per concludere, riprendendo le 3 tipologie sopra indicate, sicuramente vi sono molto prodotti assicurativi sanitari in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze di coloro che abbiamo identificato come Viaggiatore, prodotti con livelli di garanzie e costi molto diversi tra loro e che devono essere scelti per il livello di servizio offerto e non solo per il costo. A titolo esemplificativo basti pensare che vengono proposte polizze di assistenza viaggi con massimali di spese mediche inferiori ai 10.000 euro, decisamente insufficienti nel caso di emergenza medica fuori dall'Europa.
E' altrettanto certo che esistono ottimi prodotti sanitari per gli altri 2 profili, prodotti che essendo più complessi richiedono un'attenzione maggiore nella fase di acquisto.


Per approfondimenti:

Le coperture assicurative contro gli infortuni

Come proteggere il tenore di vita della famiglia

I contratti assicurativi del ramo infortuni


Carlo Bonfanti
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