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Come funziona Crevit: comperare senza denaro (con poco denaro, in realtà)

Gli unici costi in euro sono le commissioni da pagare a Crevit Italia. Alla fine, meno di quanto si pagherebbe per la gestione di una carta di credito. Ne abbiamo parlato con Marco Melega, CEO di Crevit Italia.

di Marco Delugan 24 set 2014 ore 11:40

Comperare e vendere con moneta virtuale. Un fido in Crevit per cominciare, da ripagare entro 24 mesi operando all’interno del sistema vendendo beni o servizi e partecipando a programmi promozionali. Gli unici costi in euro sono le commissioni da pagare a Crevit Italia. Ne abbiamo parlato con Marco Melega, CEO di Crevit Italia. Ecco le regole e i principi di funzionamento della nuova moneta virtuale.

Cosa bisogna fare per partecipare al sistema Crevit
Chi vuole partecipare al sistema Crevit deve semplicemente registrarsi al sito. Con la registrazione si apre automaticamente anche un conto. La registrazione e la permanenza all’interno del sistema sono gratuite e lo saranno sempre in quanto Crevit percepisce delle commissioni soltanto al raggiungimento di determinati risultati. Dopo essersi registrato, l’utente avrà la libertà di guardarsi attorno per vedere qual è l’offerta di beni e servizi presente nel marketplace e iniziare a conoscere come funziona.

Ci fosse qualche cosa di suo interesse, l’utente ha la possibilità di chiedere un anticipo in moneta complementare attraverso una funzionalità che trova all’interno del sistema che è interfacciata con i normali strumenti di monitoraggio. Noi facciamo una veloce verifica e se non ci sono criticità quali insolvenze estese o cose di questo tipo il sistema restituisce nel giro di qualche minuto la disponibilità di moneta complementare Crevit richiesta che consente all’utente di acquistare quello che desidera. Per questo operazione l’utente deve pagare il 5% della somma ricevuta a Crevit Italia. Questo 5% deve essere corrisposto in euro. Un Crevit vale un euro. Quindi l’utente riceve Crevit e paga la commissione in euro; se ha ricevuto 100 Crevit dovrà pagare 5 euro a Crevit Italia.

Il fido dovrà essere rimborsato?
Sì. Il limite di tempo massimo per il rimborso è di 24 mesi. In questi 24 mesi l’utente può pubblicare a sua volta offerte di beni o servizi per poter ottenere a sua volta moneta complementare per ripagare il fido e fare altri acquisti all’interno del sistema. Le possibilità di offerta sono ampie, da un oggetto che non serve più a prodotti nuovi e a competenze professionali. Altro modo per guadagnare Crevit, è partecipare ai programmi promozionali. Il programma promozionale più semplice è quello che premia l’utente che ne porta altri sul sito. Poi ce ne sono altri che pagano se si guardano promozioni video di altri utenti, e cose di questo genere.

E chi non riesce a rimborsare il fido?

In questo caso il fido può essere rinnovato oppure, nei casi estremi – una società in liquidazione che deve chiudere, una persona che ha dei problemi tali per cui non ha più la possibilità di accesso al circuito – l’utente che non riesce a pagare può farci delle proposte, come ad esempio metterci a disposizione un oggetto da vendere e che ha un valore sufficiente a coprire il debito, e noi possiamo promuovere l’acquisto di questo bene, oppure sanare il debito in denaro attraverso piani di rientro: un Crevit vale un euro.

Quante volte può essere rinnovato un fido?
Un fido può essere rinnovato anche molte volte. Ma per disporre un rinnovo dobbiamo considerare diverse cose. Bisogna vedere qual è la disponibilità del conto a 24 mesi, bisogna capire se l’utente ha necessità di ulteriore valuta - noi abbiamo un vero e proprio rating interno per valutare l’affidabilità degli utenti - e se l’utente è affidabile e attivo è nostro interesse che rimanga nel sistema tanto che potremmo anche rinnovarglielo all’infinito. Ma è chiaro che se l’utente ha preso dei soldi, li ha spesi e poi è sparito, allora quello che possiamo offrire è solo un piano di rientro – anche in euro, se non c’è altro modo - per quello che è il debito contratto. Perché se ha acquistato ha contratto un debito con chi gli ha venduto in bene o il servizio.

Crevit Italia come guadagna?
Abbiamo due voci di ricavo, due commisioni su quanto viene movimentato. Una si chiama “Commissione Go”, che è la commissione relativa all’erogazione del fido e incide per il 5% della disponibilità anticipata, poi abbiamo un’altra voce di ricavo che si chiama “Commissione Goal”, che incide per il 2% e che viene addebitata al raggiungimento di un risultato e cioè quando un utente riceve un accredito da parte di un altro utente in moneta complementare. Entrambe le commissioni devono essere pagate in euro. Non ci sono commissioni sulla remunerazione derivante dalla partecipazione a programmi promozionali.

Può farci un esempio di operatività su Crevit?
Una persona vede un giubbotto da 300 Crevit, che equivalgono a 300 euro, chiede un fido di 300 e lo ottiene pagando solo 15 euro a Crevit, con quei 300 euro acquista il giubbotto spendendo solo 15 euro. A Questo punto dovrà iniziare ad operare all’interno del sistema – vendendo beni o servizi e partecipando a programmi promozionali - per guadagnare i 300 Crevit da ridare a Crevit stesso. Tenga conto che il costo del fido è inferiore a quello che un esercente pagherebbe per la gestione di una carta di credito.

Vi occupate anche della logistica di questi scambi?
Noi non ci occupiamo della logistica, ma sovraintendiamo il buon esito dell’affare. Il rapporto è diretto tra utenti. E sono loro che devono mettersi d’accordo sulla consegna del bene. Se qualche cosa dovesse andare storto (ed è per quello che esiste Credit Italia), noi sovraintendiamo, moderiamo e regolamentiamo il circuito. Se un’operazione non va a buon fine, noi possiamo sempre stornare l’operazione e tutto torna come prima. Quindi l’utente ha una grossa garanzia: a differenza del sistema bancario, in cui ottenere indietro il denaro è sempre molto difficile, qui noi trattiamo una sorta di baratto 2.0 e quindi nel momento stesso in cui c’è qualche cosa che va storto per scorrettezza da parte di un utente, l’utente che ha addebitato il proprio conto è comunque tutelato al 100%, interveniamo noi e ripristiniamo la situazione precedente a fronte di richiesta documentale. L’utente danneggiato devo dimostrare che il bene non gli è stato consegnato, seguendo procedure predefinite da Crevit Italia. Chi agisce in modo scorretto all’interno della piattaforma viene inserito in una black list, avrà difficoltà ad accedere alla piattaforma, o non potrà più accedervi del tutto. Se uno ha delle pendenze nei nostri confronti e commette delle scorrettezze gravi noi possiamo anche rescindere il contratto.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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