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BitCoin: moneta virtuale del futuro o bolla speculativa?

Ci troviamo di fronte alla moneta del futuro, che porterà alla dissoluzione di euro e dollaro, o si tratta di un’ulteriore bolla speculativa?

di Erica Venditti 23 mag 2013 ore 11:16
Non si tratta di una carta di credito e nemmeno di una banconota, che cos’è allora BitCoin? Una moneta elettronica virtuale, creata e gestita dalla Rete, che è stata ideata nel 2009 da un gruppo di informatici anonimi che si sono uniti sotto il nome di Shatoshi Nakamoto. Sostanzialmente non è cartacea e nemmeno di metallo, si tratta di un controvalore virtuale, acquistabile in rete, che consente di comprare  beni o servizi in tutto il mondo.

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Le sue potenzialità si stanno incominciando a valutare solo ora, negli ultimi mesi si è infatti fatto un gran parlare del BitCoin, si tratta di una “rivoluzione”, siamo davvero di fronte a quella che sarà la moneta virtuale del futuro, oppure si tratta di una delle solite bolle speculative?

Può essere considerato un sistema di pagamento a prova di crisi? Effettivamente intorno a questa moneta vi sono ancora molti dubbi, perché, come intorno a tutte le novità, pensiamo anche ad Ekabank, aleggiano rischi e lati oscuri, ancora poco approfonditi.

Come funziona? BitCoin si crea in Rete, al ritmo di 25 unità ogni 10 minuti, il valore viene determinato dalla domanda che è presente in Rete al momento della creazione della moneta. La nuova moneta non è emessa dalle banche, quindi non servono intermediari finanziari, si basa su un software.  In sostanza l’interessato scarica un software e crea il suo account online, attraverso il quale potrà scambiare le divise tradizionali, euro, dollaro, sterline etc, con i Bitcoin. Regge il sistema della domanda e dell’offerta come nel mercato finanziario tradizionale, più è alta la domanda più elevato sarà il prezzo richiesto. I BitCoin possono poi essere riconvertiti nella valuta tradizionale, una sorta di Forex che però non si basa sullo scambio di valute, ma permette di acquistare beni e servizi.

Gli acquisti di BitCoin possono essere fatti anche mantenendo l’anonimato. Questo ha creato un “fuggi fuggi di capitali” dalle zone colpite da gravi crisi economiche come Spagna, Grecia, e Cipro, e in molti stanno acquistando fiduciosi la moneta virtuale. Dalla sua invenzione ad oggi il suo valore è cresciuto esponenzialmente, esiste inoltre poco tempo per comprare, poiché dal 2017 il conio della moneta avverrà a ritmi dimezzati rispetto ad oggi, ed il ritmo verrà dimezzato ogni quattro anni, quindi il processo di creazione dovrebbe terminare nel 2030. Si stima però che il ciclo vitale di BitCoin proseguirà fino al 2140, anno in cui dovrebbero esaurirsi del tutto.

Cosa differenza questa moneta virtuale da quelle tradizionali? In primis ogni moneta ha un valore reale, come argento e oro, in cambio di banconote o monete, ed è supervisionata da una banca centrale che ha il compito di governare e controllare. BitCoin è una moneta digitale, gestita da una rete di server peer to peer ed è creata fuori dai sistemi bancari tradizionali. Il Bitcoin è l’unita di base della valuta, una stringa di codice criptato, che non è generato dall’oro ma dalla valuta.

La sicurezza apparentemente è molto buona, è impossibile riuscire a replicare un BitCoin, si basa su un codice di ben 33 o più caratteri, sono costosi e difficili da tracciare e verificare, la rete controlla ogni stringa al fine di evitare duplicazioni e scambi.

Molti hanno quindi visto nel BitCoin una sorta di bene rifugio in cui investire, ma è importante tenere presente la forte fluttuazione del valore insita in questa nuova forma di scambio, in un solo mese è avvenuta una crescita stratosferica, pari al 200%, quindi si teme, che allo stesso modo possa verificarsi un rapido tracollo.

La BCE, dopo aver analizzato la rapida diffusione della moneta virtuale, ha precisato che non sussistono rischi per le banche, anche se BitCoin si sta diffondendo specialmente laddove vi è una contingenza economica negativa, ad esempio in Spagna, si è osservato che il numero di download dell’applicazione è decisamente  superiore alla media.
Governi e banche centrali hanno dovuto fornire comunicati stampa per calmare gli investitori, pare infatti che la nuova tendenza stia preoccupando i mercati valutari. Lo stesso progetto voleva lanciarlo anche Google, ma nel 2012 il presidente del colosso di Mountain View EricSchimdt ha spiegato che il disegno di introdurre una moneta virtuale analoga a BitCoin era stato abbandonato in quanto "secondo molte leggi valutarie, in diverse parti del mondo, il sistema sarebbe illegale".

Ora il dubbio permane, se così fosse, cosa accadrebbe a tutti coloro che hanno acquistato i BitCoin? Si troverebbero ad avere in mano un qualcosa venduto come “bene rifugio” ma che in realtà alla valenza di carta “virtuale” straccia? Staremo a vedere, tuttavia oggi sempre più aziende cominciano ad accettarla come metodo di pagamento, il mercato della moneta virtuale è in forte espansione, anche Facebook consente ai propri utenti di usare la moneta digitale come valuta.

Ci troviamo, quindi, di fronte a quella che sarà la moneta del futuro, che porterà alla scomparsa di euro e dollaro o si tratta di un’ulteriore bolla speculativa? Purtroppo nessuno è ancora in grado di dare una risposta plausibile a questo interrogativo.

Erica Venditti

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