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Riscatto anni laurea o assicurazione?

Decidere se sia conveniente o meno riscattare la propria laurea, è molto difficile.

di Federico Nicastro 6 feb 2012 ore 09:49
Domanda - Egr. Dr. Nicastro, sono un dipendente pubblico di 44 anni con contratto a tempo indeterminato assunto a dicembre del 2000 presso una ASL. Mi trovo in questi giorni a decidere relativamente al riscatto di 4 anni di laurea (dal 1987-1991) per un costo di circa 14000 euro.

Avevo deciso di riscattare questi anni per aumentare il montante contributivo soprattutto in considerazione del fatto che questi 4 anni mi avrebbero permesso di rientrare in un sistema “misto” essendo antecedenti il 1995. Mi accorgo soltanto ora, a pochi giorni dalla scadenza per il pagamento del riscatto, che riscattando questi anni aumenterei sicuramente la pensione ma mi precluderei la possibilità di godere dell’uscita anticipata di circa 3 anni, prevista nell’ultima riforma per i lavoratori assunti dopo il 1995.

Le chiedo pertanto se, qualora optassi al momento della pensione per un calcolo interamente col sistema contributivo, potrei ancora godere di questa uscita anticipata anche dopo il riscatto della laurea? Considerato il numero di anni che mi separano dal pensionamento vi è più di una possibilità che questa norma venga rimossa o perlomeno modificata, per cui forse non dovrei tenerne conto nella decisione del riscatto. La ringrazio anticipatamente per il suo prezioso parere (in questo particolare frangente anche gli impiegati dell’INPDAP non sono riusciti a cogliere il punto della mia questione) Cordiali saluti.

Risposta - Decidere se sia conveniente o meno “investire” il proprio denaro per riscattare la propria laurea, è molto difficile, soprattutto considerando le continue riforme normative (ultima il “decreto salva Italia”) riguardanti l’innalzamento dell’età pensionabile ed il calcolo delle varie pensioni.

Il riscatto le consentirebbe di avere uno sconto sull’età per l’accesso al pensionamento equivalente alla durata legale del corso di laurea frequentato; il periodo riscattato si colloca infatti all’inizio della carriera lavorativa. Ciò potrebbe essere vantaggioso, sempre che nel frattempo non intervengano ulteriori nuove leggi che complichino nuovamente e ulteriormente la situazione.

Allora forse sarebbe preferibile per lei versare i 14.000 Euro in una buona polizza di assicurazione sulla vita o previdenziale integrativa a “capitale garantito”, che le consentirà, al momento del pensionamento, di avere una “disponibilità accessoria” di denaro, piuttosto che un anticipo dell’età necessaria per la pensione.

A lei la scelta, decisamente non facile, in entrambi i casi.

Le ricordo che l’eventuale rinuncia al riscatto della laurea deve essere comunicata all’INPS entro 90 giorni dalla data di comunicazione del provvedimento. Trascorso tale termine il riscatto si considera accettato e l’ente effettua la trattenuta mensile direttamente sullo stipendio.

Spero di esserle stato di aiuto.

Distinti saluti.
Federico Nicastro
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