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Mutuo in valuta svizzera con tasso variabile libor a 3 mesi?

Lei ha centrato il problema scrivendo "Vale la pena rischiare? Il libor che farà?"; ma il rischio sopportabile è un peso assolutamente soggettivo…

di Antonio Lucenti 1 apr 2010 ore 12:30
Domanda

Sono un operaio di 36 anni sposato e in attesa del nostro primo figlio. Ho un mutuo a tasso fisso trentennale di 150.000 euro che pago da 4 anni, volendo ridurre la rata ed eventualmente la durata mi è stato proposto un mutuo in valuta svizzera con tasso variabile libor a 3 mesi.

Pagheremmo così in media 70 euro/mese meno ed accorcerei a 20-22 anni contro i 26 che mancano ora. Vale la pena rischiare? Il libor che farà?

Non vorremmo finire dalla padella nella brace ma con i tassi di oggi la differenza sarebbe di 70.000 in meno.

La ringrazio molto per il consiglio che ci vorrà dare.

Risposta

Egregio signor Luca,
i mutui sono di 2 tipi fondamentali: tasso fisso e tasso variabile.

In linea generale è opportuno che chi ha uno stipendio fisso stipuli un mutuo a tasso fisso, specialmente se a lungo termine, per mettersi a riparo dalle sorprese di qualsiasi tipo. Non va dimenticato che i mutui che nascono con l'opzione di trasformazione (fisso un variabile o variabile in fisso) sono carichi in genere di uno spread più alto.

E neppure va dimenticato che tassi fissi e tassi variabili, viaggiano di conserva o quasi, e quindi passare dall'uno all'altro, dopo qualche lasso di tempo, non vuol dire tornare alle condizioni iniziali, ma rimanere sempre entro valori di mercato che si adeguano alle condizioni vigenti al momento.
In pratica non cambia niente.

Tuttavia oggi il mutuo a tasso variabile è molto goloso, anche se, per controbilanciare il bassissimo parametro variabile (euribor) gli spread si sono ben rinforzati. In ogni caso, come valore assoluto costano poco.

Per quanto tempo durerà questo momento, che chiameremo "magico" in mancanza di più precisa definizione, prima che i tassi tornino a salire? Possiamo immaginarlo, ma tra sapere e immaginare c'è differenza fondamentale, e anche per divinare, non disponendo io al momento di interiora di agnello fumanti o di astragali, non sono attrezzato… E 26 anni, oppure 25, sono tanti.

Chissà se quello che lei risparmierebbe durante il periodo a tasso variabile sarà in grado di controbilanciare i successivi aumenti, rispetto a un impegno a tasso fisso?

Quanto poi a stipulare un mutuo in una divisa estera, extracomunitaria, lei aggiunge un’incognita in più sulla quale non saprei cosa strologare… Ma, per completezza di risposta, le copioincollo in calce un paio di brani da leggere, stralci che portano firme ben più blasonate della mia: Sole 24 ore e Adiconsum...
 
Lei ha centrato il problema scrivendo "Vale la pena rischiare? Il libor che farà?"
Il rischio sopportabile è un peso assolutamente soggettivo, non ha unità di misura standard.

Per ultima considerazione, citando un’esperienza personale, quella di mio figlio che ha comprato casa in ottobre, la invito a considerare il mutuo della Ing, interessante per la chiarezza e la semplicità delle condizioni, la flessibilità che permette di integrare i versamenti in qualsiasi momento senza penalizzazioni, la mancanza di spese accessorie e balzelli mensili, la possibilità di effettuare i pagamenti direttamente da qualunque sua banca.

Come avrà capito non sono indovino e neppure provo a diventarlo, ma penso di averle dato un quadro abbastanza completo della situazione per farle capire che non c'è il mutuo perfetto, altrimenti tutti farebbero quello.

E che, a parte le equazioni iniziali: stipendio fisso = tasso fisso - remunerazione variabile = tasso variabile, tutto il resto è opinabile e soggettivo, tranne i numeri e le condizioni contrattuali.

Mi auguro di essere stato di qualche utilità, ma se qualcosa volesse approfondire, mi consideri a sua disposizione, sarà mio dovere e mio piacere risponderle…

Mi farà piacere sapere quale decisione andrà a prendere.

Cordialmente

Antonio Lucenti
lucenti@antoniolucenti.it

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Libor
Tratto dal Sole 24 Ore…

Sono le iniziali di London Interbank Offered Rate, e si tratta di un tasso di riferimento per le transazioni sul mercato interbancario, cioè sul mercato dove le banche si scambiano fondi a breve. Il Libor è da molto tempo il tasso standard cui sono agganciati molti altri tassi – per esempio, i mutui a tasso variabile e molti prodotti derivati, come i Forward rate agreement e gli Interest rate swap – e viene calcolato dalla British Bankers' Association e reso disponibile ogni giorno intorno alle 11.45 ora di Londra. Viene calcolato come media degli otto valori centrali forniti da sedici grandi banche. Vi sono molti Libor, per varie scadenze (dall'overnight a 12 mesi) e per molte valute (dollaro Usa, canadese, australiano e neozelandese – euro (sostituito dall'Euribor) – Yen – sterlina – franco svizzero – corona danese e svedese).

Nel 2008 la British Bankers' Association si è dovuta difendere dall'accusa di aver pubblicato dati Libor non veritieri, perché le banche non volevano far vedere – in quei mesi in cui si aggravavano le tensioni sul mercato interbancario – che i tassi erano più alti di quello che si pensava. In risposta a queste accuse la Bba ha annunciato una serie di misure per rafforzare la governance del processo di costruzione del Libor.

---------------------omissis.................Pur se in situazione diverse rispetto ai primi anni novanta, é utile ricordare che i mutuatari che in quel periodo avevano sottoscritto, per il vantaggio del tasso di interesse molto piú basso, mutui in franchi svizzeri, sono andati incontro ad una fortissima crisi, per l’innalzamento del rapporto di cambio lira franco svizzero.

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