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Mutuo con cap, per dormire sonni tranquilli. E attenzione all’opzione offset

Costa un po’ di più del mutuo a tasso variabile, ma si sa in anticipo l’importo massimo mensile che si andrà a pagare.

di Lucio Sgarabotto 4 lug 2011 ore 10:46
Domanda

Buongiorno.
Seguo la sua rubrica, e la ringrazio dei preziosi consigli che riesce a dispensare a tanti utenti che la leggono.

La disturbo, senza impegno, per avere un consiglio in merito ad un imminente prestito bancario per acquisto casa.

Vengo al dunque e fornisco alcune mie informazioni: sono un militare della GdF, ho 46 anni e ho comprato un appartamento del valore di 180.000 Euro.

Sul c/c ho una disponibilità economica di 60.000 Euro, ma non volendo togliermi tutta la liquidità per motivi che potrebbero sorgere nell'immediato futuro (per esempio: malattia, esami clinici, università del figlio) preferisco chiedere alla banca l'erogazione di un mutuo per circa 150.000.

Preciso che tra 7 anni andrò in pensione e con la liquidazione circa 70.000 Euro andrò a limare, almeno in parte, il mutuo.

Alla luce di questi tassi, e tra le infinità di modalità dei mutui correnti... quale mutuo consiglia: fisso, variabile, con cap? La prego di consigliarmi in merito. A giorni devo decidere quale mutuo dovrò accollarmi per 30 anni.

Ed ancora: sarei orientato ad investire i restanti spiccioli cioè circa 30.000 Euro nelle seguenti obbligazioni in modo da limare la rata mensile.

Cosa ne pensa?

1) Btp con scadenza 1° aprile 2014 e cedola del 3% (codice ISIN: IT0004707995
2) Btp 1° settembre 2021 e cedola del 4,75% (codice ISIN: IT0004695075)

Certo di una celere ed esaustiva risposta, porgo deferenti saluti.
 
Risposta

Per dormire sonni tranquilli senza spendere troppo, a mio avviso è senza dubbio conveniente il mutuo con cap. Costa un po’ di più del mutuo a tasso variabile, ma si sa in anticipo l’importo massimo mensile che si andrà a pagare. Grazie alla recente normativa sulla portabilità dei mutui potrà in ogni caso cambiare tipo di finanziamento in qualsiasi momento.

Potrebbe avere maggiori vantaggi economici, minori rischi e più flessibilità, invece di investire la liquidità non utilizzata in obbligazioni, aggiungendo al mutuo l’opzione offset. Con tale opzione alcuni istituti (tra cui IWBank mi pare la più conveniente) calcolano gli interessi mensili sul mutuo non sul capitale residuo, ma sul capitale residuo al netto della somma media mensile lasciata in giacenza nel conto corrente. In questo modo la giacenza in conto è sempre disponibile per l’utilizzo (flessibilità); non vi è rischio di prezzo sull’ammontare investito e il capitale è in ogni caso garantito dallo Stato fino a 100.000 Euro (meno rischi); infine, non ha bisogno di un deposito titoli con tutti i relativi costi e il rendimento netto che, in pratica, ricava dalle somme depositate è pari al tasso pagato sul mutuo (senza alcuna imposizione fiscale).

Ho però forti dubbi sulla possibilità che a 46 anni possa ottenere un mutuo di durata trentennale. Mi faccia sapere come andrà a finire.

Cordialmente.
Lucio Sgarabotto

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