Dopo la fusione i miei soldi saranno persi?

DOMANDA - Ho delle azioni in una banca popolare della mia città e quando ho deciso di venderle, mi è stato detto che bisogna aspettare la fusione della banca per poterlo fare. Ho risposto che quindi quelli delle mie azioni erano soldi persi, ma la mia conclusione drastica non è piaciuta. Quello che le chiedo è: ho l'impressione che vogliano bloccarmi la gestione di questi titoli finanziari, è vero? Se sì, come posso difendermi?

Grazie e a presto.

RISPOSTA - Non credo che ci sia un interesse da parte della banca popolare della sua città a "bloccarle" i soldi. E' anche impreciso affermare che dopo la fusione i suoi soldi saranno persi, poiché al termine dell'operazione si ritroverà semplicemente con titoli nuovi in sostituzione di quelli vecchi.

La fusione, infatti, potrà avvenire in due forme distinte:

1) due società si fondono dando vita ad un terzo soggetto (fusione per unione);
2) una società ne incorpora un'altra. L'incorporata cessa di esistere mentre l'incorporante diventa più grande (fusione per incorporazione).

In entrambi i casi le azioni della società coinvolta nella fusione saranno ritirate e in concambio otterrà nuove azioni sulla base di un rapporto prefissato. Può darsi che durante l'operazione le azioni delle società coinvolte non siano negoziabili sul mercato, e questo spiega come mai le è stato detto che esse saranno indisponibili.

Ad ogni modo, verifichi se le sue azioni sono ancora scambiate in borsa, magari chiedendo ad un altro intermediario o semplicemente cercandole sul sito di Borsaitaliana. Se dovesse scoprire che l'impiegato le ha mentito, ossia le ha detto che le azioni non erano disponibili mentre in realtà esse scambiavano regolarmente, dica al suo consulente che se non venderà subito le sue azioni (ammesso che sia questa la sua intenzione) scriverà un reclamo all'apposito ufficio e nominativo citando lui (o lei) stesso.

Cordiali saluti.
Giacomo Saver
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