NAVIGA IL SITO

Calcolare la rata del mutuo

Quello che dovete pagare ogni mese. Costituita di due elementi: rimborso capitale e rimborso interessi

di Paolo Buro 10 feb 2010 ore 11:13
Articolo a cura di ProfessioneFinanza.com

Il soggetto che accende un finanziamento e quindi riceve un determinato capitale si impegna a restituire l'importo ricevuto, con gli interessi, all'ente che le ha concesso tale finanziamento, secondo le modalità stabilite.

La restituzione di un mutuo avviene mediante la costruzione di un piano d'ammortamento che rappresenta il rimborso graduale del denaro avuto in prestito ed è composto da singole rate che vengono versate secondo determinate scadenze stabilite nel contratto. La rata quindi rappresenta una delle parti in cui viene divisa la quantità di interessi e di capitale dovuti, in ragione di intervalli determinati e per lo più uguali nel tempo.

L’importo della rata, come detto, è costituita da due elementi Una prima quota diretta a rimborsare parzialmente il debito contratto (quota capitale), tale per cui la somma delle singole quote corrisponda esattamente all’ammontare totale del debito; una seconda quota che costituisce il pagamento degli interessi per l’arco temporale di riferimento (quota di interessi).

Il rimborso nel tempo della quota capitale e della quota interessi definisce due diversi doveri con diversi obiettivi. Infatti mentre la quota capitale rappresenta una funzione di reintegro del capitale finanziato, la quota interessi funge da compenso da corrispondere al creditore per il differimento che egli concede al debitore nella restituzione della somma finanziata. La somma delle quote di capitale già restituite dal mutuatario a una determinata data rappresenta il cosiddetto “debito estinto”; la differenza tra l’importo originario (debito totale) del mutuo e il suddetto debito estinto determina invece il debito residuo o anche detto capitale residuo. Le rate di un mutuo possono prevedere cadenza mensili, trimestrali o semestrali (quest’ultima è stata per molti anni la frequenza tipica dei mutui ipotecari).

Si faccia adesso delle considerazioni in merito alla scelta di un finanziamento per un soggetto tra le varie formule di rateizzazione di un mutuo: certamente la pianificazione di rate mensili comporta un esborso rateale più contenuto rispetto a rateizzazioni più lunghe e quindi il mutuatario anche emotivamente si sente più disteso e psicologicamente avverte meno la consistenza del suo debito.

Altra considerazione: maggiore è la frequenza delle rate, più velocemente avviene la restituzione del capitale: ciò significa che il mutuatario pagherà, in termini assoluti, meno interessi. Ma di contro poiché il mutuatario si priva in anticipo del denaro, il tasso effettivo di interesse aumenta. In pratica questo significa che rateizzazione più ravvicinate (mensili) determinano la restituzione di un montante complessivo minore rispetto ad altre frequenze, pur scontando un TAEG maggiore. Bisogna anche aggiungere che se l’aumento della durata di un finanziamento, determina l’abbassamento dell’importo delle rate, allo stesso tempo però accresce anche l’arco temporale dell’ammortamento durante il quale si dovranno corrispondere maggiori interessi al mutuante, che applica generalmente uno spread più alto in relazione alla maggiore durata del mutuo.

Statisticamente le durate di rimborso dei mutui più equilibrate dal punto di vista economico e finanziario e quindi più convenienti per chi contrae un finanziamento, sono rappresentate da scadenze che vanno dai 10 ai 15 anni, mentre le durate più lunghe (pari a 30-35, anche se vi sono mutui fino a 40 anni) delimitano rimborsi di soli interessi paragonabili alla somma finanziata. Si faccia ora un esempio di quanto detto sopra, si esaminino e si arrivi alle debite conclusioni con i seguenti tre esempi, relativi all'ipotesi di scuola di un mutuo di euro 100.000,00, per dieci anni al tasso nominale del 10% (senza altre spese), con ammortamento classico "alla francese" ( rimborso più utilizzato in Italia, si vedrà un capitolo a parte come funziona un piano di ammortamento).

Per calcolare l’importo della rata di un mutuo si può utilizzare la seguente formula:

RATA = (C * i) / (1 – (( 1+i) ^ - n))

In cui: “ * ” significa moltiplicato; “/ “ significa diviso; “^” significa elevato a; “C” capitale preso a mutuo; “i” è il tasso d’interesse del periodo diviso 100 ed “n” è il numero delle rate.

Si faccia ora un esempio di calcolo della rata di un mutuo; si ipotizzi che si voglia conoscere l’importo della rata di un mutuo decennale di 100.000 euro con un tasso del 12% annuo e rimborso mensile, si avrà:

C = 100.000 euro
i = 0,01 perché il tasso del periodo è 1 (tasso annuo diviso n° dei periodi annuali, che nel nostro esempio sono 12 essendo il rimborso mensile) che dovrà essere diviso per 100:
n = 120 ( 12 rate annuali per 10 anni)

RATA = ( 100.000 euro * 0,01 ) / ( 1 – (( 1 + 0,01) ^ - 120)
RATA = 1.434, 71

Paolo Buro
http://www.professionefinanza.com/
paoburo@tin.it Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
TUTTI GLI ARTICOLI SU: mutui , ammortamento
da

SoldiOnline.it

BTP Valore, la quarta emissione (dal 6 al 10 maggio 2024)

BTP Valore, la quarta emissione (dal 6 al 10 maggio 2024)

Il titolo avrà una durata pari a 6 anni e garantisce un premio fedeltà pari allo 0,8%. Le cedole saranno pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »