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Tassi di interesse in crescita? Investire in Cct e buoni postali

Cct a tasso variabile e buoni postali saranno ottime armi per chi vorrà investire in un prossimo possibile contesto di tassi di interesse in crescita. Vediamo assieme perché

di Giacomo Saver 6 giu 2013 ore 09:39
La richiesta di sicurezza da parte del pubblico dei risparmiatori ha generato una anomala discesa dei tassi di rendimento delle obbligazioni ritenute più sicure. Considerato lo scenario attuale e la possibile risalita dei tassi di interesse, la 'sicurezza' va ricercata nei bond a tasso variabile e nei prodotti finanziari che possono essere rimborsati senza penalità prima della scadenza.

L'INVESTIMENTO SICURO E I BTP - Fino a un anno fa investire in BTP era considerato molto rischioso. Il timore di perdere il capitale investito a causa del default dello Stato italiano, infatti, aveva 'spinto' molti risparmiatori lontano da questa forma di investimento. Oggi sta accadendo l'opposto: grazie ad un clima politico più disteso e all'intervento della BCE, gli acquisti massicci che si sono riversati sui BTP hanno fatto salire i prezzi in molti casi al di sopra al valore nominale. Il rischio, oggi, è che un rialzo dei tassi faccia scendere pericolosamente i prezzi dei BTP fino a riportarli su valori inferiori al loro prezzo di acquisto. Il BTP, infatti, è un titolo a tasso fisso che non adegua le cedole pagate al nuovo livello dei tassi di mercato. Ne segue che se i rendimenti cresceranno, i BTP che corrispondono tassi di interesse più bassi degli attuali perderanno valore. Il risparmiatore che voglia fare un investimento davvero sicuro farà bene a prestare attenzione al livello dei prezzi dei bond che intende acquistare.

I motivi per cui i BTP sono così attraenti, sono essenzialmente due:
  • pagano cedole fisse;
  • gli interessi periodici sono particolarmente alti.
Questo, però, non deve trarre in inganno, poiché BTP con alti interessi periodici, 'pagano' questa loro caratteristica con una quotazione molto elevata. Un calo di prezzo brusco e improvviso finirebbe dunque con il 'corrodere' il guadagno ottenuto dalle cedole periodiche.

DUE OPZIONI PER MINIMIZZARE I RISCHI - Per investire oggi in modo sicuro e non rischiare di perdere con la possibile caduta di prezzo dei BTP, è anzitutto opportuno evitare di acquistare titoli con scadenze troppo lunghe. La volatilità del prezzo di un bond, infatti, è proporzionale alla sua durata residua. Un eventuale aumento dei tassi di interesse avrà ripercussioni più forti su un BTP ventennale che su uno che scadrà tra tre anni.

Oggi ci sono ottimi titoli a tasso variabile (ad esempio i CCT volendo restare nell'ambito dei bond governativi) il cui rendimento per una data scadenza è assolutamente competitivo con quello di un BTP. La differenza sta nel fatto che chi compra un BTP 'fissa' il suo rendimento fino alla scadenza, non potendo così beneficiare di rialzi nel livello dei tassi ma rischiando, al contrario, di subire una perdita.

Chi investe in CCT, invece, beneficerà di un rialzo dei tassi – se ci sarà – grazie al fatto che le cedole periodiche potranno apprezzarsi. Il vero rischio dei CCT sta nel fatto che se i tassi di interesse scendono, si abbasseranno anche le cedole, ma ciò appare oggi irrealistico. I tassi di interesse sono prossimi allo zero, almeno quelli a breve termine cui sono legate le cedole dei CCT. Ne segue che mentre le probabilità di ulteriori tagli agli interessi periodici sono pressoché nulle, le chance che i CCT offrano rendimenti superiori a quelli attuali sono molto favorevoli. La seconda opzione per investire in modo sicuro sta nell'utilizzare i buoni postali.

IL VANTAGGIO DEI BUONI POSTALI - I prodotti postali tradizionali (buoni e libretti) hanno il grande vantaggio di non permettere che gli investitori subiscano perdite in conto capitale. Poiché i buoni non sono quotati sul mercato ma sono emessi e rimborsati direttamente allo sportello postale, accade che se ci sarà un rialzo dei tassi di interesse il risparmiatore potrà agevolmente rimborsare i prodotti 'vecchi' e meno redditizi per sottoscriverne altri più remunerativi. Ciò è particolarmente vero per i buoni indicizzati all'inflazione per i quali all'incirca ogni mese avviene l'emissione di una serie nuova a tassi differenti dalla precedente.

LEGGI ANCHE: Buoni postali indicizzati: come investire

Durante l'autunno e l'inverno del 2011-2012, in occasione della crisi del debito pubblico italiano, i tassi crescevano di mese in mese. E mentre chi aveva acquistato dei BTP vedeva le loro quotazioni perdere ogni giorno, i sottoscrittori dei buoni postali o dei conti deposito potevano facilmente spostarsi dai prodotti vecchi a quelli nuovi.

Giacomo Saver – Formatore e Consulente Indipendente
segretibancari.com
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