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Gli errori più comuni dei risparmiatori

Questo articolo tratta un tema importante nell’ambito della finanza comportamentale: gli errori che dipendono da noi, dal nostro modo di affrontare i problemi

di Redazione Soldionline 5 dic 2019 ore 12:15

errori-risparmiatoriNella vita di tutti i giorni, almeno nella maggior parte dei casi, gli errori dipendono da noi, dal nostro modo di affrontare i problemi. Ogni giorno ci troviamo nella condizione di prendere decine se non centinaia di scelte: quale vestito indossare? Portare l’ombrello o lasciarlo a casa? Prenotare una vacanza? Per prendere queste scelte adottiamo dei processi decisionali mentali che ci aiutano a prendere la decisione secondo noi giusta in quel momento.

La realtà è che non sempre questi meccanismi decisionali si basano su schemi di tipo logico/razionale. Spesso ci affidiamo all'emotività o a meccanismi “naturali” di elaborazione delle informazioni: non vogliamo fare l’analisi costi benefici, calcolando le probabilità di ammalarci, per decidere se indossare il cappotto invernale o no.

Purtroppo il nostro cervello si abitua a decidere in un certo modo e trasportiamo questi meccanismi anche in scelte più rilevanti, come quelle finanziarie. Il problema è che in questo caso prendere la decisione sbagliata non ci costa solamente un raffreddore, ma potrebbe avere conseguenze ben più gravi. Per questo motivo è consigliabile affidarsi per le scelte importanti della vita a degli esperti che ci aiutino a sconfiggere i nostri bias comportamentali e decisionali.

 

Non solo razionalità, ovviamente

Da qualche anno la razionalità degli operatori economici è diventato uno dei temi portanti dell'elaborazione teorica tanto che nei primi anni 2000 (era il 2002) Daniel Kahneman è stato insignito del premio Nobel per aver applicato la psicologia cognitiva allo studio dei comportamenti economici. Successivi premi Nobel, nell’ambito della finanza comportamentale, sono andati a Robert Shiller nel 2013 e Richard Thaler nel 2017.

Una delle tesi principali degli studiosi dell’economia comportamentale è che nel comportamento economico - di chiunque, anche degli esperti – possono entrare elementi non razionali, emotivi, psicologici, che condizionano il processo di scelta nella gestione dei propri averi. E questi elementi è meglio conoscerli, per non diventarne vittime.

Ecco una lista di alcuni degli errori più comuni commessi dagli investitori.

 

Errore 1: Non eccedere nella compravendita di titoli (con obiettivi di breve termine)

“Continuare a vendere e comprare è un pericolo per la tua ricchezza”. Così scrivevano Berber e Odean sul Journal of Finance nel 2000. I due studiosi americani hanno esaminato il comportamento di 78.000 risparmiatori nel periodo compreso tra il 1991 e il 1997. Una delle conclusioni a cui sono arrivati, racchiusa nella citazione scritta sopra, è che movimentare troppo il patrimonio porta a risultati negativi. Stando ai dati riportati dagli autori, la strategia risulta sbagliata. Perché proseguire, allora? “Non è un errore tecnico […] è un errore di scopo, un vizio originale, un abbaglio su ciò che deve essere l’obiettivo del risparmio. L’obiettivo non è: diventare ricchi presto. Ma è: proteggere e promuovere il proprio patrimonio.

”Un errore di scopo che potrebbe essere dovuto all’idea di poter battere il mercato, di comprare sui minimi e vendere sui massimi, di essere i più furbi degli altri. Un po’ di presunzione, eccessiva stima di sé che, alla fine, guasta. Meglio sarebbe, elaborare un piano di lungo termine, in autonomia se si hanno le capacità, o meglio supportati da consulenti esperti.

 

Errore 2: la paura del rimpianto

A volte i risparmiatori tengono troppo a lungo titoli che vanno male, che perdono valore. Un comportamento conservativo che deriva da quella che i ricercatori chiamano la “paura del rimpianto”, la paura di doversi pentire delle scelte fatte. Così si fatica a cambiare, spesso contro ogni evidenza.

 

Errore 3: non ammettere gli errori

Speculare, ma altrettanto rischioso, è un altro comportamento emotivo, basato sull’ostinazione che porta a non voler ammettere l’errore, a restare “investiti” in un titolo perché non possiamo avere sbagliato a sceglierlo, e sicuramente recupererà, tornerà a salire.

 

Errore 4: imitare i vincitori

Altri rischi possono venire dalla tendenza a imitare i comportamenti “vincenti”. Primo: si perde il controllo consapevole della propria strategia che, se ben costruita, sarà probabilmente l’unica realmente sostenibile da tutti i punti di vista: emotivo, cognitivo, economico. E poi si rischia di arrivare tardi, di comprare sui massimi e di perdere l’opportunita; se non sei un professionista o non si in possesso di informazioni o conoscenze specifiche, e facile che qualcun’altro si sia accorto dell'opportunità bene prima di te.

 

Quindi: cosa devo fare per non incorrere negli errori più frequenti?

Come già evidenziato gli errori possibili, nell’ambito dell’investimento, sono numerosi (e pericolosi). La finanza comportamentale evidenzia come sia difficoltoso avere un approccio davvero razionale e sistematico agli investimenti.

Il fai da te, in altre parole, non è facile. Così, per non essere condizionati da comportamenti sbagliati (o limiti cognitivi), un’alternativa sarebbe quella di rivolgersi a un consulente, che possa aiutarti a elaborare un piano di investimento coerente con le tue necessità e supportarti aiutandoti a guadagnare conapevlezza nell’evitare scelte potenzialmente dannose a cui, purtroppo, siamo naturalmente portati.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.