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Cos’è la certificazione energetica

Abbiamo già parlato dell’importanza della certificazione energetica come strumento d’orientamento nel mercato immobiliare (vd l’ultimo articolo), ma non abbiamo mai risposto alla domanda: “che cos’è?”

di Marco Barbero 5 mar 2013 ore 14:02
La certificazione energetica è un documento redatto da un tecnico abilitato, che indica il consumo di energia - proveniente da fonti non rinnovabili e adibita al riscaldamento, alla climatizzazione e alla produzione di acqua calda sanitaria - di un immobile analizzato in condizioni standard. Questo valore è indicato da un numero e dall’unità di misura “kW/h mq a” - A esso è associata la “classe energetica”, che esprime l’efficienza di un immobile in una scala crescente dalla “G” alla “A+”.

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Analizziamo questa definizione. È una certificazione, un documento ufficiale a valore legale; dev’essere redatto da un tecnico abilitato, poiché chi redige deve possedere competenze acquisite e verificate in corsi specifici; si parla di energia non rinnovabile in quanto la riduzione del consumo di tali fonti è uno dei parametri della sostenibilità ambientale imposti dall’Unione Europea; le “condizioni standard” vengono definite regione per regione al fine di ottenere risultati paragonabili; il valore di consumo è espresso in kW/h - energia consumata - mq - per ogni metro quadro di superficie riscaldata - a - in un anno. A un alto valore corrisponde una bassa classe energetica (“G”) - a un valore basso corrisponde un’alta classe energetica (“A+”).

Ok, sappiamo di cosa si tratta. Ma quali sono i passaggi necessari alla sua redazione?

Si comincia dalla visita del tecnico presso l’immobile da certificare. Rileverà le dimensioni degli ambienti riscaldati e la loro altezza; dimensione, caratteristiche e natura dei muri interni ed esterni; numero, dimensione e tipologia dei serramenti verso l’esterno e verso ambienti non riscaldati; individuerà l’orientamento di ogni parete e la presenza di ostruzioni che limitino l’impatto della luce solare sull’immobile. Con questi elementi si potrà descrivere l’involucro edilizio.

Raccoglierà quindi dati su tutta la dotazione impiantistica dell’immobile. Sarà necessario che veda e fotografi la caldaia, che raccolga i dati di consumo di quest’ultima; che analizzi i caloriferi o i pannelli radianti, ne rilevi le dimensioni ed il numero. In caso vi sia un impianto integrativo, ad esempio solare termico o fotovoltaico dovrà visionare la scheda tecnica di questi ultimi e raccoglierne i dati.

Con i dati raccolti e il supporto di una procedura codificata regione per regione il tecnico modellizza, ovvero descrive con numeri e dati, la vostra abitazione
. Di ogni elemento costruttivo si evidenzia quanta energia disperde - sotto forma di calore - verso l’esterno. In questo modo s’individua il fabbisogno di energia necessario all’unità abitativa per mantenere le condizioni standard.

Anche l’impianto di riscaldamento è descritto in ogni sua parte, con particolare attenzione a quantificarne le perdite. Questo perché la somma di fabbisogno e perdite impiantistiche determina i consumi complessivi, istante per istante.

I dati individuati sono inseriti in un software che, secondo dati climatici statistici, calcola il consumo di energia dell’involucro edilizio nell’arco di un intero anno. Questo per tenere conto dell’ovvia considerazione che “d’inverno fa freddo e d’estate fa caldo”, con tutte le sfumature intermedie del caso. A conti fatti è emesso, firmato e consegnato l’Attestato di Certificazione Energetica, documento a valore legale che accompagnerà il vostro immobile per 10 anni, salvo ristrutturazioni e miglioramenti che incidano sul consumo di energia dell’unità.

Abbiamo parlato degli impianti solare termico e fotovoltaico all’inizio, come sono conteggiati questi dati? Essi costituiscono una quota di energia ricavata da fonte rinnovabile. L’energia prodotta da fonti rinnovabili è scomputata dall’energia consumata, riducendo il valore di consumo annuo e innalzando quindi la classe energetica.

Se la certificazione riporta una classe energetica elevata significa che l’immobile è stato progettato, realizzato e collocato sul territorio in modo attento, corretto e coerente; che gli impianti in grado di produrre energia da fonti rinnovabili - solare termico, solare fotovoltaico, geotermia e altri - limitano fin quasi allo zero il consumo di energia non rinnovabile e abbattono i costi da consumo di energia nell’anno. Un bel risparmio per il portafoglio ed un favore all’ambiente e la testimonianza dell’importanza della Certificazione Energetica.

Marco Barbero - Coffee Architects
http://www.coffeearchitects.org

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