NAVIGA IL SITO

Come investire in diamanti

I diamanti possono essere un investimento affascinante e redditizio. Ma presentano delle difficoltà e delle criticità specifiche che bisogna conoscere. Vediamo in questa guida di cosa si tratta.

di Giacomo Saver 15 feb 2017 ore 17:24

Chi vuol mettere al sicuro il proprio capitale ha diverse opportunità, tra queste ci sono i diamanti. I diamanti sono infatti un bene rifugio, e cioè un investimento che conserva o aumenta il proprio valore nel lungo periodo e nei periodi di turbolenza sui mercati finanziari.

Ma attenzione, è un investimento difficile. Richiede competenza, come tutti. Ma presenta problematiche specifiche che lo rendono più incerto, legate soprattutto alla difficile liquidabilità dei pezzi, al fatto che non esistono delle vere e proprie quotazioni, e al fatto che ogni pietra è unica e questo implica una maggiore discrezionalità nella sua valutazione.

Insomma, nella fase di vendita si possono incontrare anche sorprese negative.

investire-in-diamantiInvestire in diamanti ha vantaggi e svantaggi, come ogni tipo di investimento. Tra i vantaggi, si possono elencare il mantenimento o la crescita del loro valore nel lungo periodo. Il fatto che essendo un bene reale non è soggetto a fallimento o default. Che i diamanti non vengono sottoposti a tassazione come invece accade per gli strumenti finanziari classici. Tra gli svantaggi ci sono il fatto che non offrono rendimenti periodici, come invece fanno le obbligazioni le azioni che pagano dividendi. Non hanno una vera e propria quotazione. Sono poco liquidi, e cioè può non essere facile e veloce trovare acquirenti quando li si vuole vendere. E tutto questo rende particolarmente incerto il prezzo a cui li si può vendere. E ancora: richiedono una certa propensione al rischio e una buona conoscenza del mercato.

Anche alcune banche a volte propongono ai loro clienti di investire in diamanti. E il ruolo che i diamanti hanno nel portafoglio dei clienti e delle banche è lo stesso cui abbiamo accennato sopra, e cioè fungere da bene rifugio. Investire in diamanti tramite la banca impone però costi che non si sosterrebbero se lo si facesse da soli. Costi che però vanno a pagare, almeno in parte, la competenza e la forza di mercato che la banca può mettere in campo al posto vostro.

In questo articolo ci occuperemo di come investire in diamanti reali, fisici. A cosa bisogna porre attenzione quando si vogliono acquistare diamanti per investimento.

LEGGI ANCHE: Come investire in oro

 

PERCHE' INVESTIRE IN DIAMANTI

I motivi principali per cui molti investitori alla ricerca della sicurezza si rivolgono al mercato delle pietre preziose sono essenzialmente due:

  1. ricerca di un bene rifugio in grado di proteggere il proprio denaro da un acuirsi della crisi internazionale;
  2. ricerca di un bene reale che protegga il potere di acquisto della somma in esso investita anche nel caso del riaccendersi dell'inflazione.

Come tutti sappiamo,  la moneta è semplicemente un'unità di conto senza nessun valore in quanto tale. Essa infatti si traduce in pezzi di carta e moneta del modesto valore intrinseco.

Se dovesse verificarsi una catastrofe finanziaria globale come, ad esempio, il ritorno alle valute nazionali provocato dallo sfascio del progetto Euro, oppure un'inflazione galoppante che riduce la quantità di beni e servizi che una certa quantità di moneta è in grado di acquistare, ecco che la detenzione di beni rifugio dall'elevato valore intrinseco metterebbe al riparo i nostri risparmi.

In quest'ottica investire in diamanti può rappresentare uno scudo contro gli effetti della crisi. Ma richiede un'elevata propensione al rischio, tempi lunghi ed un'adeguata conoscenza del mercato.

 

COME VALUTARE I DIAMANTI

Ci sono quattro aspetti da tenere presente per valutare l'opportunità dell'investimento nella pietra preziosa.

Il taglio: è una delle variabili che incide sul prezzo e lo fa a seconda della quantità di luce che la pietra è in grado di sprigionare. Grazie alla lavorazione il diamante è in grado di produrre prismi di luce dal colore differente. I tagli principali sono: brillante (rotondo), ovale, Marquise, pera, cuore, principessa e smeraldo.

Il carato: è il peso della pietra ed equivale a 0,20 grammi.

Il colore: è espresso attraverso una lettera ed influisce sul prezzo in modo considerevole. Tanto più un diamante è trasparente tanto più elevata e la sua qualità e anche il suo costo.

La purezza, ossia il grado di perfezione della pietra. Anche questa caratteristica incide profondamente sul valore del diamante ed è misurata attraverso una scala di valori.

 

QUANTO RENDE INVESTIRE IN DIAMANTI

Sulla base dell'evidenza storica (e quindi con tutte le cautele del caso) il rendimento di un investimento in diamanti è stato del 7% annuo.

E' però fondamentale tenere presente due aspetti critici relativi all'impiego in questa affascinante pietra preziosa:

  1. è difficile reperire quotazioni ufficiali ed aggiornate. I diamanti hanno un proprio listino, il Rapaport che è pubblicato settimanalmente a New York, la cui comprensione non è immediata;
  2. per liquidare il proprio investimento occorrerà trovare un compratore che non è detto ci sarà.

Mentre nei mercati finanziari operano i così detti Market Makers, ossia operatori che quotidianamente si espongono in acquisto e in vendita permettendo in tale modo l'uscita 'veloce' da un investimento, il mercato dei diamanti (come quello dell'oro fisico) è privo di questa figura. Infine la differenza tra il prezzo cui gli operatori sono disposti ad acquistare e a vendere una pietra avente le stesse caratteristiche può essere ampia rappresentando così un'ulteriore punto dolente per chi deve monetizzare il proprio impiego.

Rispetto all'investimento in oro, i diamanti non sono fungibili, poiché ogni pietra è unica. Ciò implica una discrezionalità maggiore nella sua valutazione rispetto ad un metallo. Non a caso le variabili da considerare per investire nella pietra preziosa sono ben quattro: taglio (cut), peso (carato), colore e chiarezza (clarity).

 

DOVE ACQUISTARE I DIAMANTI

Chi vuole investire le proprie disponibilità in diamanti deve considerare adeguatamente tutti i rischi, compresa la mancata remunerazione della somma impiegata che, per ovvie ragioni, non potrà fruttare nessun tipo di provento.

Prima di procedere all'acquisto è bene informarsi sulla serietà dell'azienda cui ci si intende rivolgere facendo un'accurata ricerca su internet volta a leggere le opinioni degli acquirenti precedenti. Inoltre è fondamentale mettere in conto gli eventuali costi di custodia del diamante. L'incidenza di tali costi andrà a ridurre il risultato finale dell'operazione.

L'investimento in diamanti è senza dubbio affascinante. Ma a dispetto del suo splendore questa meravigliosa pietra nasconde anche qualche insidia legata alla scarsa 'liquidabilità' dell'investimento, alla difficoltà di reperire quotazioni aggiornate ed attendibili, ai costi di custodia ed alla mancata remunerazione.

Per contro l'acquisto di un diamante può essere una diga di difesa contro i danni di natura monetaria provocati dalla crisi economica. Da quanto appena visto, possiamo concludere che l'acquisto di un diamante va ponderato con molta cura e non rappresenta l'investimento perfetto.

Giacomo Saver Formazione e Consulenza Finanziaria Indipendente www.segretibancari.com

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
TUTTI GLI ARTICOLI SU: investire in oro , investire in beni rifugio
da

SoldiOnline.it

Indici misti a Piazza Affari. Positivo il FTSEMib

Indici misti a Piazza Affari. Positivo il FTSEMib

I titoli del settore bancario hanno registrato forti rialzi: focus sul Monte dei Paschi di Siena. Al segmento STAR spicca la performance di Saes Getters Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »