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Chi guadagna e chi perde col Tfr in busta paga

L'anticipo del Tfr in busta paga sarà conveniente solo per i lavoratori con un reddito fino a 15mila euro. Il calcolo della Fondazione studi dei consulenti del lavoro sulla base della norma del DDL di stabilità.

di Redazione ABCRisparmio 17 ott 2014 ore 12:01

La possibilità di avere parte del Tfr in busta paga è una delle maggiori novità della Legge di Stabilità da poco varata dal Governo Renzi. I lavoratori si troveranno quindi di fronte a tre possibilità: avere il Tfr in busta paga, lasciarlo in azienda in modo da accumulare un capitale per quando andranno in pensione o dovessero venire licenziati, o versarlo ai fondi pensione. Il piano ha durata limitata nel tempo, dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018.

Vediamo quali sono le caratteristiche principali di questo provvedimento.

1) la possibilità di avere il Tfr in busta paga riguarderà solo i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici e agricoli);
2) non sarà possibile richiederlo nel caso di aziende in crisi o sottoposte a concordato;
3) il piano partirà dal 1° marzo 2015 e si concluderà il 10 giugno 2018;
4) la tassazione del Tfr in busta paga non sarà più al 20% ma la quota trasferita verrà sottoposta all’aliquota ordinaria Irpef;
5) una volta richiesto, il Tfr verrà messo in busta paga fino alla fine del provvedimento, la scelta non sarà quindi revocabile;
6) lo smobilizzo riguarderà sia la quota destinata al Tfr sia quella eventualmente destinata alla previdenza integrativa.

Il diverso regime fiscale per il Tfr in busta paga rispetto a quello lasciato in azienda porta a diverse situazioni in termini di convenienza rispetto alle diverse fasce di reddito. Nell’infografica che segue trovate i risultati di una elaborazione effettuata dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro su chi ci guadagna e chi ci perde scegliendo di avere il Tfr in busta paga.

tfr-busta-paga-convenienza

Come si vede dall’infografica, per i redditi fino a 15mila euro l’anno la tassazione rimane invariata. Da 15mila euro in su la tassazione si fa progressivamente sempre più pesante, riducendo così la convenienza a richiedere il Tfr in busta paga.

Parallelamente a questo provvedimento il Governo Renzi ha deciso di aumentare la tassazione sui fondi pensione al 20% dal precedente 12,5%.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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