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Tasse locali: i comuni più esosi d’Italia

Dopo l’Imu, sarà la volta Rifiuti e Servizi, la tassa che prenderà il posto della Tarsu. Il prelievo a livello locale aumenta sempre più. Vediamo quali sono i Comuni più esosi d’Italia

di Carlo Sala 6 giu 2012 ore 09:43
Non c’è soltanto l’Imu, in arrivo con la prima rata il 18 giugno. Dal 2013 nei Comuni italiani entrerà in vigore anche la Res, acronimo di Rifiuti e Servizi, che sta all’attuale Tarsu come l’Imu sta all’Ici. Quanto costerà la Res si saprà entro l’anno, i dettagli del nuovo balzello devono essere fissati entro il prossimo autunno, ma quel che è certo è che il prelievo a livello locale sta aumentando sempre più. Tanto che, soprattutto per chi vive in Lombardia (e a seguire, in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Ligura, ma anche Roma), conviene quasi cambiare residenza.

Vivere in un comune lombardo, del Nord in generale, o nella capitale, significa infatti – secondo i calcoli della Cgia di Mestre – essere sottoposti a un prelievo fiscale, da parte degli enti locali, maggiore di qualche centinaio di euro rispetto alla media nazionale (dei prelievi locali) e nel caso di Varese, la città italiana dove le tasse locali incidono di più sul portafoglio degli abitanti, quasi triplo rispetto a Lanusei, la città dove si sta meglio dal punto di vista delle tasse imposte da Comune, Provincia e Regione. Milleduecentrotrenta il costo medio degli enti locali in tutte le città d’Italia, nel centro lombardo la somma arriva a 1.714, mentre in quello sardo si ferma a 671. L’Imu oggi, con la facoltà dei Comuni di alzarla dallo 0,4 allo 0,6 per mille o viceversa abbassarla dallo 0,4 allo 0,2 per mille, e la Res nel 2013 potranno magari cambiare la classifica stilata dalla Cgia di Mestre sulla base del gettito fiscale dell’anno scorso. Ma un dato appare pressoché certo, alla luce delle proiezioni sul gettito dell’Imu rispetto a quello dell’Ici: le tasse locali stanno per aumentare in tutti i Comuni d’Italia.

Questa, intanto, la classifica dei comuni capoluogo di provincia più esosi nel 2011.

 

Pressione
tributaria
comunale

Pressione
tributaria
provinciale

Pressione
tributaria
regionale

Pressione
tributaria
locale

VARESE

556

73

1.085

1.714

LECCO

528

68

1.085

1.681

BERGAMO

508

72

1.085

1.665

MONZA

499

81

1.085

1.665

BOLOGNA

581

85

998

1.665

SONDRIO

494

71

1.085

1.650

RIETI

528

70

1.032

1.630

PAVIA

472

72

1.085

1.630

MILANO

456

86

1.085

1.627

COMO

445

74

1.085

1.604

MANTOVA

429

75

1.085

1.589

LODI

406

69

1.085

1.561

BRESCIA

385

79

1.085

1.550

CREMONA

389

74

1.085

1.549

FROSINONE

427

74

1.032

1.534

VITERBO

404

72

1.032

1.508

PADOVA

563

73

846

1.483

PISA

530

80

854

1.464

ROMA

347

84

1.032

1.462

TORINO

466

83

904

1.453

MODENA

358

82

998

1.438

ALESSANDRIA

455

77

904

1.436

IMPERIA

531

74

827

1.433

NOVARA

452

74

904

1.430

RIMINI

337

88

998

1.423

MASSA

490

78

854

1.423

PIACENZA

341

82

998

1.420

CUNEO

433

78

904

1.415

RAVENNA

330

85

998

1.412

ASTI

434

68

904

1.406

PARMA

325

79

998

1.402

VERCELLI

430

66

904

1.401

REGGIO NELL’EMILIA

312

82

998

1.392

PRATO

453

83

854

1.389

SIENA

455

78

854

1.386

AOSTA

349

 

1.035

1.384

ANCONA

528

89

763

1.381

GENOVA

470

80

827

1.377

FERRARA

301

71

998

1.370

BIELLA

370

78

904

1.351

FORLI’

265

84

998

1.347

CESENA

261

84

998

1.343

VERONA

415

77

846

1.338

CARRARA

380

78

854

1.312

OLBIA

733

79

493

1.305

ASCOLI PICENO

448

87

763

1.299

SAVONA

383

78

827

1.289

PERUGIA

490

81

716

1.287

PESCARA

449

69

743

1.261

TERAMO

435

74

743

1.253

FIRENZE

311

85

854

1.251

MACERATA

407

77

763

1.248

TRIESTE

470

36

730

1.236

VERBANIA

257

74

904

1.235

TREVISO

308

80

846

1.234

BOLZANO

225

 

995

1.220

LUCCA

265

89

854

1.207

VICENZA

286

69

846

1.200

BELLUNO

279

69

846

1.194

LA SPEZIA

283

80

827

1.191

ROVIGO

274

70

846

1.190

AREZZO

254

77

854

1.185

PISTOIA

243

84

854

1.181

FERMO

331

83

763

1.177

PORDENONE

405

38

730

1.173

LIVORNO

235

81

854

1.170

CAGLIARI

609

66

493

1.168

LECCE

588

61

511

1.159

BENEVENTO

534

63

546

1.143

SALERNO

522

72

546

1.140

VENEZIA

220

71

846

1.137

UDINE

342

43

730

1.116

PESARO

269

79

763

1.111

CASERTA

447

115

546

1.108

URBINO

234

79

763

1.076

TRENTO

207

 

860

1.068

TERNI

280

71

716

1.067

POTENZA

454

57

548

1.059

L’AQUILA

252

59

743

1.054

BARI

451

78

511

1.040

SIRACUSA

442

66

528

1.035

NAPOLI

382

107

546

1.034

BRINDISI

439

79

511

1.030

ENNA

452

48

528

1.029

TORTOLI’

455

69

493

1.016

AVELLINO

402

49

546

996

TEMPIO PAUSANIA

401

79

493

973

COSENZA

400

65

504

969

PALERMO

384

56

528

968

RAGUSA

374

66

528

968

NUORO

391

60

493

943

SASSARI

368

82

493

942

TRAPANI

361

53

528

942

GORIZIA

169

35

730

935

ORISTANO

378

57

493

927

VIBO VALENTIA

360

63

504

927

ANDRIA

369

46

511

926

CATANZARO

338

62

504

904

FOGGIA

328

59

511

898

MATERA

289

52

548

889

CROTONE

322

54

504

880

MESSINA

282

63

528

874

IGLESIAS

276

53

493

822

SANLURI

267

52

493

811

BARLETTA

247

46

511

804

VILLACIDRO

246

52

493

790

CALTANISSETTA

212

49

528

789

AGRIGENTO

190

49

528

767

LANUSEI

110

69

493

671

MEDIA NAZIONALE

383

71

776

1.230


Elaborazione Ufficio studi CGIA

Carlo Sala
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