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Nuovo redditometro: come difendersi dai controlli del Fisco e proteggere i propri conti correnti

In arrivo le lettere dell’Agenzia delle Entrate che chiamano in causa i contribuenti “sospetti evasori”, come ci si può difendere dai controlli?

di Erica Venditti 2 ott 2013 ore 10:19
Nelle prossime settimane i contribuenti potrebbero ricevere la temuta lettera dell’Agenzia delle Entrate che richiede accertamenti sulle proprie spese. I contribuenti colpiti dovrebbero essere lo 0,1% dei 40 milioni di contribuenti, ma questo poco consola i 35 mila selezionati da una “black list”, una lista selettiva di soggetti a rischio evasione, che saranno chiamati nei prossimi giorni al contraddittorio.

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Secondo quanto detto dall’Agenzia delle Entrate la lettera, sotto forma di questionario, che richiedere chiarimenti sulle spese sostenute in rapporto all’esiguo reddito dichiarato, dovrebbe interessare quei contribuenti che nel 2009 hanno sostenuto spese di molto superiori, gap tolleranza 20%, rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi 2010. Al momento il Garante della Privacy ha bloccato il Redditometro e sta sottoponendo a verifica l'Analisi tributaria al fine di comprendere se i dati inseriti siano più o meno congrui non essendoci un metodo preciso e standard di raccolta degli stessi, la discussione sullo strumento che dovrebbe permettere la lotta all’evasione fiscale è dunque ancora più che mai attiva. Nell’attesa di sapere se il Garante della Privacy darà o meno via libera alle lettere ormai inoltrate dall’Agenzia delle Entrate, è bene seguire delle piccole strategie che potrebbero tutelare il contribuente in caso di controlli da parte del Fisco sul proprio conto corrente.

Come ci si può difendere e “rischiare” il meno possibile in caso di richiesta di contraddittorio? Dal momento che, come abbiamo anticipato sopra, l'Agenzia delle Entrate farà scattare le verifiche in caso di somme accreditate sul conto corrente che risultano superiori al reddito dichiarato nella misura del 20%, è bene conservare il dettaglio di tutta la documentazione bancaria.

Ad esempio è di fondamentale importanza che il denaro pervenuto sotto forma di prestito o donazione da parenti, amici e conoscenti avvengano solo tramite assegni bancari o bonifici, per poter conservare traccia di tutte le movimentazioni, altrettanto importante è poter dimostrare, attraverso la tracciabilità, il denaro proveniente da affitti, altri redditi aggiuntivi e stipendi.

Sono del tutto sconsigliate, dunque, le transazioni che avvengono attraverso il denaro contante, che non permetteno ovviamente alcuna ricostruzione precisa e dimostrabile in caso di richiesta di accertamenti da parte del Fisco. Tanto più il contribuente, in caso di richiesta di contradditorio, potrà presentare una documentazione dettagliata dei propri movimenti bancari, e quindi delle movimentazioni avvenute sul proprio conto corrente, tanto più sarà facile dimostrare di non aver evaso nulla.

Le sorti del Redditometro verranno rese note intorno a metà ottobre, nel frattempo per evitare “guai” col Fisco, è bene continuare a conservare tutta la propria documentazione bancaria, al fine di sapere ricostruire le propri entrate e uscite in caso di verifiche.

Erica Venditti

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