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Le novità del “Decreto Salva Italia”

Le modifiche apportate dal Governo alla manovra finanziaria al fine di renderla più equa.

di Nicola Marsella 14 dic 2011 ore 14:09
Nella giornata di ieri, viste le numerose critiche alla prima versione del “Decreto Salva Italia”, il Governo ha apportato alcune modifiche, che secondo il presidente del Consiglio Mario Monti, permetteranno alla manovra di essere più equa.

Il maxiemendamento al “Decreto Salva Italia” contiene delle novità in merito ai temi più caldi come l’ICI-IMU sulla prima casa, la tassazione dei patrimoni scudati e di quelli tenuti all’estero, l’indicizzazione delle pensioni, l’età pensionabile.

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IMU - prima casa
La detrazione prevista in precedenza di 200 euro può aumentare fino a 400 euro: per gli anni 2012-2013 è previsto che per ogni figlio con non più di 26 anni, dimorante e residente nella stessa casa, spettano 50 euro di detrazione in più, fino ad un massimo di 400 euro complessivi. In pratica è stato introdotto il quoziente familiare per calcolare l’IMU ossia si tiene conto del nucleo familiare. La nuova norma permetterà in molti casi di azzerare l’IMU, nonostante per il calcolo del valore catastale siano stati aumentati i moltiplicatori del 60% (si passa da 100 a 160 per la casa).

Patrimonio all’estero
•    IMU - Immobili all’estero
Viene introdotto anche l’IMU per gli immobili all’estero: per i soggetti residenti in Italia che detengono immobili all’estero è previsto il pagamento  dello 0,76% sul valore dell’immobile determinato considerando il valore riportato nell’atto di acquisto oppure, in assenza di quest’ultimo, il valore di mercato del luogo in cui è situato l’immobile. Per evitare una doppia tassazione è riconosciuto un credito d’imposta per i prelievi patrimoniali operati dallo Stato estero, tenendo conto delle convenzioni tra gli Stati.
•    Imposta di bollo depositi all’estero
Le attività finanziare detenute all’estero saranno tassate già da quest’anno nella misura dell’1 per mille annuo e dal 2013 per l’1,5 per mille. La modalità di tassazione avverrà considerando la quota di possesso e il valore di mercato annuo del luogo in cui le attività finanziarie sono detenute, con il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di patrimoniale versata all’estero.
•    Imposta di bollo sull’anonimato
La norma che prevedeva un prelievo dell’1,5% sui capitali scudati è stata completamente riscritta: per il 2012 e 2013 è previsto un prelievo speciale come imposta di bollo nella misura del 10 per mille, per poi dal 2014 stabilizzarsi nella misura del 4 per mille, delle attività finanziare emerse con gli scudi fiscali, garantendo però l’anonimato.

Imposta di bollo – conto correnti
Il pagamento annuale dell’imposta di bollo sui conto correnti viene rideterminata nella misura di 34,20 euro per le persone fisiche, azzerandosi per una giacenza media annuale inferiore a 5 mila euro, e di 100 euro (invece di 73,80 euro) per le persone non fisiche.

Pensioni
•    Pensioni d’oro: contributo di solidarietà
Le pensioni con un valore lordo annuo pari o superiore a 200 mila euro saranno tassate, per la parte eccedente i 200 mila euro, nella misura del 15%.
•     Indicizzazione fino a 3 volte il minimo
Per il 2012 è previsto che sono salve dalla rivalutazione agli indici ISTAT le pensioni di importo fino a 3 volte il trattamento minimo previsto (circa 1.400 euro), per poi ritornare nel 2013 alla soglia indicata nella prima versione del decreto (circa 936 euro).
•    Età pensionabile
Per coloro i quali raggiungono i 35 anni di contributi entro il 2012 possono andare in pensione a 64 anni, senza aspettare gli anni previsti dal decreto (66 anni per gli uomini dal 2012 e per le donne dal 2018).
•    Penalizzazione uscita anticipata
Viene ridota dal 2% all’1% la penalizzazione per l’uscita anticipata a 61 o 60 anni di età con contributi pari a 42 anni e 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne.
•    Artigiani e commercianti
Per l’anno 2012 le aliquote contributive pensionistiche degli artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS vengono aumentate di 1,3 punti percentuali, considerando che per gli anni successivi aumenta di 0,45 punti percentuali fino ad arrivare, fra 6 anni, all’aliquota massima del 24%.   

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Tassa sul lusso
Dopo 5 anni dall’immatricolazione la tassa sulle auto di lusso viene ridotta al 60%, dopo 10 anni al 30%, dopo 15 anni al 15%, per poi scomparire dopo 20 anni. Per quanto il riguarda la tassa di stazionamento delle barche, viene ridotta del 15% dopo 5 anni, del 30% dopo 10 anni, del 45% dopo 15 anni, senza però scomparire dopo 20 anni.


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Nicola Marsella
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