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Imu e Tasi 2015: alcune importanti precisazioni

Come ogni anno, anche quest'anno le tasse sulla casa arrivano con una dote di dubbi e cose da chiarire. Vediamo in questa breve guida alcuni dei nodi principali da sciogliere per evitare errori.

di Marco Delugan 12 giu 2015 ore 15:24

Martedì 16 giugno scadrà il termine per il pagamento di Imu e Tasi che assieme alla Tari compongono il trittico delle tasse sulla casa. Per chi deve pagare queste tasse – e quasi nessuno scampa da Tasi e Tari – oltre alle informazioni su aliquote, calcolo e modalità di pagamento è importante sapere anche altre cose, aspetti che possono fare la differenza. Come ad esempio cosa sia davvero l'abitazione principale e cosa una seconda casa, se e quando un inquilino deve pagare la Tasi e, novità di quest'anno, con quali aliquote si debbano pagare Imu e Tasi, se con quelle di quest'anno o quelle del 2014.

LEGGI ANCHE: Imu, Tasi, Tari 2015, quello che serve sapere (salvo casi particolari)

COSA SI INTENDE CON ABITAZIONE PRINCIPALE
La Tasi va pagata su tutti gli immobili, mentre per l'Imu è stata esclusa l'abitazione principale. Non sempre però tra i contribuenti c'è sufficiente chiarezza su cosa sia l'abitazione principale. A volte il concetto di abitazione principale viene sovrapposto a quello di prima casa. Ma, sebbene a volte si sovrappongono, non sono la stessa cosa. Il concetto di prima casa ha a che vedere con questioni di tassazione in caso di acquisto, come abbiamo già visto in questo articolo.

L'abitazione principale è invece la casa dove il possessore (il proprietario o chi detiene altri diritti reali sull'immobile) ha posto la sua residenza anagrafica e vive abitualmente con la sua famiglia. Come accennato sopra, abitazione principale e prima casa possono coincidere nel caso in cui una famiglia viva nell'unica casa di sua proprietà.

Per riassumere, perché un immobile sia abitazione principale il possessore deve:

1) aver posto lì la sua residenza anagrafica

2) abitarvi abitualmente

Ma non sempre la situazione è così semplice. Vediamo, ad esempio, il caso di una coppia di contribuenti sposati e non separati che possiedono più immobili.

Se i due immobili sono nello stesso comune, solo uno può essere considerato abitazione principale.

Se invece sono in Comuni diversi, possono essere considerati entrambi abitazione principale nel caso in cui uno dei due coniugi abbia preso la residenza e abiti abitualmente per motivi di lavoro nel secondo immobile, diverso da quello in cui vive l'altro coniuge.

TASI 2015 PER INQUILINI IN AFFITTO
Essendo l'Imu una tassa sul patrimonio, va pagata solo dai proprietari. In realtà il concetto di riferimento è quello del possesso dell'immobile, che comprende il diritto di proprietà ma anche altri diritti reali sull'immobile stesso. La Tasi invece è un'imposta che ha lo scopo di finanziare i servizi comunali indivisibili, come l'illuminazione stradale, la manutenzione del verde pubblico e simili. Per questo deve essere pagata da chiunque occupi un'immobile, anche dagli inquilini.

Con il termine inquilino si intende chi occupa l'immobile con un contratto d'affitto regolarmente registrato.

La quota spettante agli inquilini deve essere stabilita dal Comune, ma deve rimanere in una soglia che va dal 10 al 30%. Se il comune non delibera una sua quota, questa per legge deve essere del 10%.

I casi in cui anche l'inquilino deve pagare la Tasi riguardano tipicamente seconde case: l'inquilino in quanto tale non è proprietario della casa e il proprietario, visto che l'ha affittata, non può dimorarvi abitualmente.

Ma può capitare che il Comune non abbia imposto la Tasi su abitazioni diverse da quella principale (seconde case altro), abitazioni su cui grava comunque l'Imu. E in questo caso né inquilini né proprietari dovranno pagare nulla.

IMU E TASI: CALCOLO CON LE VECCHIE ALIQUOTE
Anche quest'anno c'è stata un po' di confusione con le delibere comunali su aliquote e detrazioni. Per risolvere la questione, è stato deciso di lasciare ai contribuenti la possibilità di pagare la prima rata secondo le aliquote e le detrazioni valide per il 2014: sempre, nel caso in cui il Comune non abbia deliberato per il 2015; mentre dove ha deliberato è possibile scegliere tra 2014 e 2015.

Intanto i comuni avranno tempo fino a fine luglio per deliberarne le nuove aliquote che dovranno poi essere pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre. Se aliquote e detrazioni 2015 dovessero risultare diverse da quelle del 2014, le necessarie compensazioni verrebbero attuate il sede di pagamento della seconda rata la cui scadenza è prevista per il 16 dicembre 2015.

COME PAGARE
Imu e Tasi possono essere pagate con modello F24 e, nei comuni che lo prevedono, anche tramite bollettino postale. Non sono invece obbligati a spedire a casa i bollettini di pagamento precompilati, come invece sta accadendo per la Tari.

I contribuenti possono però richiedere ai Comuni l'invio a casa del modello precompilato, ma anche rivolgersi agli stessi – in presenza oppure online – per calcolare le rate di Imu e Tasi.

L'Agenzia delle Entrate ha compilato una lista di errori ricorrenti nella compilazione del modello F24. La trovate a questa pagina.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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