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Il nuovo 730 Precompilato

Il Decreto per le Semplificazioni, presentato dal Governo e diventato esecutivo nel nostro ordinamento, mira a snellire e ridurre la burocrazia per i cittadini italiani.

di Antonello Scrimieri 20 nov 2014 ore 11:48

Nonostante il mal contento degli addetti ai lavori e di molti contribuenti italiani, il Consiglio dei Ministri ha previsto che il modello di dichiarazione 730 verrà predisposto da parte dell’Agenzia delle Entrate e sarà reso disponibile in via telematica ai contribuenti già a partire dall’anno 2015, al fine di poter dichiarare i redditi del 2014.

IL NUOVO MODELLO 730 PRECOMPILATO
Il nuovo modello 730 manterrà sostanzialmente la veste del vecchio modello dichiarativo ma non dovrà essere compilato dai contribuenti italiani né tanto meno dai consulenti o dai CAF. La complessa macchina amministrativa dello Stato attraverso le informazioni in proprio possesso e ricevute periodicamente da Farmacie, Ospedali, Banche, Assicurazioni e tanti altri istituti; creerà una nuova Super Banca Dati. Essa sarà in grado di sapere in anticipo cosa ogni contribuente dovrà o potrà indicare nella propria dichiarazione dei redditi. In questo modo non sarà il cittadino a doversi preoccupare di calcolare le varie detrazioni e/o deduzioni, ma verranno fornite già complete. Ogni italiano che riceverà questo modello già compilato potrà integrarlo o correggerlo qualora non fosse completo per poi inviarlo nuovamente all’Amministrazione Finanziaria.

CI VORRA’ QUALCHE ANNO PER UNA PRECOMPILAZIONE COMPLETA
Attualmente l’Amministrazione Finanziaria non è in grado di ricevere la totalità delle informazioni che dovranno essere indicate nel mod. 730, per questo motivo attraverso decreti ad hoc sta implementando lo scambio di informazioni con molti istituti. Per questa carenza avremo un periodo transitorio, nel quale il 730 precompilato non arriverà pronto per essere reinviato ma avrà diverse lacune che saranno comate dai contribuenti o dai propri consulenti o CAF. Purtroppo con l’ingresso di questo nuovo modello già compilato dall’Agenzia delle Entrate, il Legislatore ha caricato di responsabilità i consulenti e CAF che andranno a modificare le informazioni inviate dall’Amministrazione Finanziaria. Gli errori commessi nell’integrare le dichiarazioni saranno pagate dai CAF, consulenti del lavoro e dottori commercialisti che invieranno i modelli.

TARIFFE DIVERSE PER TIPO DI DICHIARAZIONE
Un altro aspetto problematico del decreto è quello attinente i compensi agli operatori che assisteranno i contribuenti e l’Amministrazione finanziaria a gestire le dichiarazioni precompilate online. I consulenti del lavoro, CAF e dottori commercialisti, attualmente, per ogni dichiarazione trasmessa, ricevono dallo Stato 14 euro, mentre nel Decreto Semplificazioni è previsto che vi sarà un nuovo apposito decreto per definire i nuovi compensi. Gli importi verranno stabiliti dal Ministero dell'Economia. Non vi sarà più un compenso fisso, ma verrà emanato un tariffario per tre tipi di dichiarazione:

- Modello 730 inviato senza modiche;
- Modello 730 ritrasmesso ma con delle modifiche rispetto ai dati originariamente trasmessi dal fisco;
- Invio di una dichiarazione con dei dati aggiuntivi rispetto a quelli in possesso dell'Agenzia delle Entrate.

730 PRECOMPILATO: NUOVE PROBLEMATICHE PER I CONSULENTI
Ad oggi l’invio di un modello 730 è un adempimento apparentemente semplice ma che richiede tempo e controlli e spesso per l’importo chiesto al cliente non giustifica il tempo speso. Con le nuove regole non sarà sufficiente compilare un modello 730 ma sarà indispensabile capire cosa ha calcolato l’Amministrazione vedere cosa non è stato calcolato e integrare il modello. In questo doppio lavoro se i Consulenti commettono degli errori saranno loro a risponderne al cliente pagando imposte e sanzioni.
Questo peso per i professionisti ha creato molto malcontento e ha portato molti studi a non supportare più i propri clienti nella compilazione della dichiarazione dei redditi tramite mod. 730 per non incorrere in sanzioni e per non appesantire di lavoro lo studio che per tali prestazioni riceverebbe introiti troppo bassi. Ad oggi auspichiamo in un miglioramento normativo che oltre a snellire la burocrazia migliori realmente i tempi e i costi per i contribuenti italiani.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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