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La dichiarazione di successione testamentaria

La dichiarazione di successione è lo strumento riservato agli eredi che permette di subentrare nella proprietà dei beni posseduti in vita dal defunto. Ecco una greve guida.

di Antonello Scrimieri 4 lug 2014 ore 11:31
Dopo il decesso di una persona, gli eredi devono compilare e sottoscrivere un modello, denominato “dichiarazione di successione” o in maniera autonoma o con l’aiuto di un professionista. Se vi è un testamento è necessario prima di tutto leggerlo dinnanzi ad un notaio per stabilire le quote da dividere ai vari eredi. Qualora non vi sia un testamento le quote verranno ripartite secondo la legge tra gli eredi attraverso la presentazione della dichiarazione di successione all’amministrazione finanziaria. Dopo questa operazione gli eredi possono recarsi presso un notaio per la divisione ereditaria e cambiare le quote di legittima previste dalla legge. In questo modo un erede non sarà più proprietario, ad esempio, del 33% di 3 immobili ma potrà divenire proprietario del 100% di uno solo degli stessi.

COS’E’ LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE - La dichiarazione di successione è il modello riepilogativo dei beni del defunto che verranno trasferiti agli eredi. Contiene tutti i dati degli eredi, i dati dei beni lasciati e dei debiti che il defunto aveva in essere. Il modello è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a questo link.

Il modello è diviso in:

successioneParte riservata all’Ufficio, questa sezione deve essere compilata dal funzionario che attribuirà un numero di protocollo al documento e indicherà la sede di presentazione del modello;

Dati anagrafici del defunto, in questa parte andranno compilati i dettagli anagrafici del defunto indicando se si tratta di successione di legge o se il defunto ha lasciato un testamento, indicando analiticamente gli estremi del testamento;

Asse ereditario, brevemente si riassumerà il valore monetario dei beni lasciati, che si indicheranno analiticamente nei quadri successivi, firmati dal dichiarante;

Albero genealogico, in questo riquadro si dovrà indicare il legame tra il defunto e gli eredi legittimi, rispettando le norme del codice civile. A titolo esemplificativo sono eredi legittimi i figli naturali e legittimi e il coniuge, in mancanza di discendenti rientrano nell’asse ereditario gli ascendenti di primo grado, in manca di questi si passa al secondo grado e così via.

Allegati, nello spazio sottostante l’albero genealogico bisognerà indicare i modelli da allegare necessari al funzionario dell’Agenzia delle Entrate per identificare tutti i dati scritti nel modello. Bisogna allegare una copia del documento del dichiarante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che legittima gli eredi, la visura degli immobili qualora vi siano, le documentazioni delle banche che certificano il possesso di determinati titoli e fondi e i bilanci delle imprese possedute dal de cuius;

Quadro A, andranno riportati i dati anagrafici degli eredi, la categoria di erede e la relativa residenza;

Quadro B, questa parte si divide in più sezioni, ognuna per ogni tipologia di bene, si parte dai dati identificativi degli immobili, per poi passare ad azioni, titoli e fondi ed arrivare ad aziende ed altri beni;

Quadro C, si dovranno indicare eventuali donazioni effettuate dal defunto;

Quadro D, è il quadro dedicato ad eventuali debiti o passività che il defunto ha lasciato agli eredi.

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE, COSA FARE - Una volta compilato la dichiarazione è necessario pagare le imposte previste attraverso il mod. F23 ricordando che se il coniuge o un erede richiede l’agevolazione prima casa le imposte relativo a questo immobile saranno ridotte.

Una volta pagate le imposte e riuniti tutti i modelli da allegare alla dichiarazione di successione è necessario recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate Competente. La dichiarazione va consegnata nel Comune dove il defunto ha avuto l’ultima residenza, per i Comuni con più uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate sarà necessario rintracciare l’ufficio competente della municipalità dove il de cuius risiedeva.
Date le lunghe attese degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate consigliamo di prenotare un appuntamento con un funzionario dell’Agenzia al seguente link:

In ultimo ricordiamo che la normativa prevede che la dichiarazione di successione va presentata all’Ufficio entro un anno dalla data del decesso, per non incorrere in sanzioni.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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