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Al via la corsa per il rimborso IMU

E' possibile, entro il 28 febbraio 2013, presentare apposita istanza di rimborso IMU per iniquità e incostituzionalità dell'imposta

di Antonello Scrimieri 22 feb 2013 ore 09:50
Il contribuente che ha regolarmente adempiuto al pagamento dell'IMU relativa all'anno 2012, può presentare la relativa istanza di rimborso entro il 28 febbraio 2013. In merito, può decidere di avvalersi del servizio fornito dalle associazioni di categoria o presentare individualmente la propria istanza di rimborso

Perchè del rimborso. A scatenare la "bufera" di istanze di rimborso dell'Imposta Municipale Unica, pagata nel corso dell'anno 2012, è stata una dichiarazione proveniente dalla Commissione Europea nell'ambito del rapporto sull'occupazione e gli sviluppi sociali. Il messaggio dell'Unione Europea, che in ogni caso non configura una vera e propria bocciatura dell'imposta, è il seguente: l'IMU,  allo stato attuale, non è totalmente progressiva, presenta aspetti di iniquità e colpisce il bene più prezioso del patrimonio personale del contribuente, ovvero la casa, durante un contesto socio-economico caratterizzato dalla recessione e dallo scarso potere d'acquisto delle famiglie. Sembrerebbe che il principio della capacità contributiva di cui all'art. 53 Cost., venga ad essere violato in seguito alla rivalutazione delle rendite catastali che ha comportato l'aumento indiscriminato della  base imponibile. Quest'ultima, infatti, non tiene conto delle singole capacità contributive. Ad esempio, due contribuenti, entrambi proprietari dell'abitazione principale, sconteranno la stessa aliquota IMU nonostante solo uno dei due abbia acceso un mutuo per l'acquisto dell'immobile. Inoltre, altre tesi sostengono che l'IMU vìoli anche il dettato costituzionale di cui all'art. 47, il quale favorisce l'accesso del risparmio in tutte le sue forme, ed in particolare quello popolare riservato alla proprietà dell'abitazione. Altra garanzia costituzionale ad essere violata dall'IMU sarebbe quella prevista all'art. 3; la rivalutazione delle rendite catastali, infatti, non prende in considerazione alcun correttivo al fine di assicurare una flessibilità tale da rispettare il principio di uguaglianza tra i cittadini.

Come e Chi. L'istanza di rimborso deve essere indirizzata al Comune di appartenenza dell'immobile e può anche essere presentata individualmente. Tuttavia è preferibile, ai fini di una maggiore mobilità, che l'azione venga svolta da gruppi associati, rivolgendosi alle Associazioni di tutela o ai CAF. Il modulo da compilare, e successivamente spedire tramite raccomandata o posta elettronica certificata, è facilmente scaricabile nelle seguenti modalità:

- istanza individuale
http://www.listalavoroliberta.it/sito/wp-content/uploads/2013/01/Istanza_rimborso_imu.pdf

- istanza promossa da Associazione Contribuenti Italiani
http://www.contribuenti.it/news/testata/gennaio13.pdf

In entrambi i casi è sufficiente compilare il ricorso con i dati anagrafici del contribuente e i dati catastali dell'immobile oggetto dell'istanza di rimborso e dimostrare l'avvenuto pagamento dell'imposta; sarà, quindi, necessario allegare anche copia dei bollettini di versamento IMU. Il termine di scadenza  è fissato al 28 febbraio 2013.
 
Post Istanza. In caso di mancata risposta entro il termine di 90 giorni il contribuente, per far valere i propri diritti, può rivolgersi alla competente Commissione Tributaria Provinciale chiedendo che la controversia venga rimessa alla Corte Costituzionale. Basta che una sola CTP rimetta gli atti per obbligare la Corte Costituzionale a esaminare la questione e pronunciarsi nel merito. Se l'IMU sarà considerata illegittima costituzionalmente scatterà il rimborso.
 
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